Maurizio De Giovanni, un nome, una garanzia… E perché no, magari un futuro migliore per una lingua come quella Napoletana e per la sua salvaguardia. Non a caso, lo scrittore napoletano è stato designato dallo scorso anno come Presidente del Comitato Scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione della lingua Napoletana. Un riconoscimento importante, ma soprattutto un impegno importante nei confronti della storia di una terra, come quella campana che affonda le sue radici in un passato che potremmo definire sempre presente. “Quest’incontro con il presidente del Consiglio Regionale della Campania Gennaro Oliviero e la Presidente della Commissione consiliare permanente per l’istruzione e la cultura, Bruna Fiola – afferma De Giovanni – nasce dalla voglia e dall’intenzione dell’intero comitato, di cui sono presidente di dare un aiuto importante e quantomeno concreto per la salvaguardia e la valorizzazione della nostra lingua. Penso che sia utile metterci a disposizione e dare il nostro contributo”.

E ancora aggiunge Maurizio De Giovanni

“Tra i tanti progetti e le idee in essere, in primis c’è la volontà di destinare un assegno che possa aiutare la ricerca e nello specifico la Facoltà Federico II di Napoli nell’arricchimento del nostro dizionario. Un lavoro quello che da tempo stanno cercando di ultimare molto complesso e che vorremmo riuscire a supportare e sostenere con nuove braccia. Un altro progetto che abbiamo in mente è quello di commemorare il centesimo anniversario della nascita di Sergio Bruno. Un grande della nostra cultura che merita assolutamente di essere ricordato ”. “La nostra terra è ricca di storia e ha radici molto importanti che troppo spesso sono state sottovalutate. Vorremmo anche partecipare e provare a valorizzare ancor di più la nostra bella Procida che ha assunto un ruolo importante in questo 2021. Tutto quello che ognuno di noi e che il Comitato stesso vuole fare, non è altro che rendersi utile alla “causa” se così possiamo definirla, e cercare di valorizzare quanto più possibile questa nostra lingua, che è una lingua viva, parlata. Basta pensare a tutti i nostri ragazzi, che la parlano senza a volte rendersi conto dell’importanza e della sua valenza storica. Noi vorremmo solo aiutare a divulgarla”.

Un attaccamento il suo, alla Campania e alla napoletaneità. Riscontrato anche di recente, dove ha più che risposto a certi attacchi provenienti da alcuni “direttori” nei confronti della Campania...

“Sono e sarò sempre fortemente determinato a far valere le ragioni di questa terra e della sua forte identità culturale, un enorme identità e non ammetterò mai, nè tanto meno concederò a qualcuno di manifestare un atteggiamento di superiorità. Non possiamo rinunciare alle nostre radici, ed io entrerò sempre in lotta con chiunque provi a minarle”.

Un ultima domanda. I suoi testi hanno e stanno riscontrando molto successo, tanto da divenire anche delle fiction importanti e molto seguite, non a caso Mina Settembre, come si suol dire, domenica sera, ha sbancato in Tv. Cosa si sente di dire e cosa consiglia ai giovani che vorrebbero intraprendere la carriera di scrittore?

“Non ci si improvvisa scrittori, bisogna innanzitutto avere una storia da raccontare. La scrittura è un mezzo non un fine”. Leggi anche: Nuova iniziativa in Campania: "Salvaguardare la lingua Napoletana”, la Regione incontra Maurizio De Giovanni Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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