Francesca Quaglia, la ciclista travolta e uccisa da un camion a Milano. I pugni sulla fiancata, poi il dramma
Francesca Quaglia, 28 anni, era il nome della ciclista tragicamente travolta e uccisa da un camion all'incrocio tra viale Caldara e corso di Porta Romana a Milano. Sul suo profilo Linkedin, si presentava come "Traduttrice e copywriter freelance. Traduco dall'inglese e dalle lingue scandinave verso l'italiano".
Nata il 4 luglio 1995 e originaria di Medicina, in provincia di Bologna, Francesca aveva conseguito la laurea triennale all’Università Ca' Foscari di Venezia in Lingue, letterature e linguistica scandinave. Successivamente, si era specializzata in Lingue e letterature scandinave presso l’Università di Uppsala, in Svezia, e alla Statale di Milano.
Secondo il racconto di un testimone oculare, la donna è rimasta incastrata sulla parte laterale del camion. Ha tentato anche disperatamente di colpire la fiancata nel vano tentativo di attirare l'attenzione dell'autista. La ridotta visibilità dal punto di guida del mezzo pesante ha contribuito alla tragedia. È ormai evidente che gli angoli ciechi rappresentano un serio problema nell'incidenti stradali all'interno delle aree urbane.
La maggior parte delle vittime sulle strade milanesi sono ciclisti e pedoni. Di conseguenza, a partire da ottobre, saranno introdotte nuove misure di sicurezza nelle Zone a Traffico Limitato (Area B) e nelle Zone a Traffico Controllato (Area C) di Milano, che comprendono il centro cittadino. Tutti i veicoli commerciali saranno obbligati ad avere installati sensori di rilevamento per pedoni e ciclisti nella zona anteriore e laterale del veicolo.
Questi sensori, noti anche come "anti-angolo cieco", emettono un segnale di allarme per avvisare l'autista della presenza di persone vicine al mezzo. Le sperimentazioni condotte in altre città europee hanno dimostrato che tali dispositivi riducono significativamente il rischio di incidenti.
La tragedia di Francesca Quaglia ha sollevato nuovamente l'importanza di adottare misure efficaci per migliorare la sicurezza stradale, specialmente per ciclisti e pedoni vulnerabili. La nuova normativa rappresenta un passo importante nella direzione giusta per prevenire futuri incidenti e preservare la vita di coloro che condividono le strade cittadine.