Sciopero a oltranza degli autotrasportatori: l’Usb si mobilita contro il silenzio del governo
La protesta nazionale parte immediatamente dopo la mancata risposta del ministero dei Trasporti

Gli autotrasportatori italiani incrociano le braccia. Dopo l’assenza di riscontri da parte del ministero dei Trasporti e del ministero del Lavoro, l’Unione Sindacale di Base (Usb) ha proclamato uno sciopero immediato e a oltranza per tutti i lavoratori del settore merci. La decisione è stata presa direttamente dagli autotrasportatori, riuniti in un’assemblea straordinaria tenutasi in provincia di Salerno.
«Abbiamo richiesto un incontro con i ministeri competenti, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta – si legge in una nota dell’Usb –. Per questo motivo, i lavoratori hanno deciso di scioperare fino a quando non verranno convocati per un confronto sulle condizioni del settore».
Le rivendicazioni degli autotrasportatori: salari, sicurezza e tutele professionali
La protesta nasce da un malcontento accumulato negli anni, aggravato dall’abbandono delle istituzioni e dall’inerzia dei sindacati firmatari del CCNL. L’Usb denuncia che l’ultimo rinnovo contrattuale non ha portato alcun miglioramento concreto per i lavoratori, lasciando in sospeso le questioni fondamentali:
- Tutela delle patenti professionali
- Miglioramento delle condizioni economiche
- Investimenti nella sicurezza e nella formazione professionale
La situazione è ulteriormente peggiorata con la recente modifica del codice della strada, che prevede la sospensione breve della patente. Secondo il sindacato, questa misura penalizza ingiustamente i lavoratori del settore, colpiti da sanzioni dovute spesso a carenze infrastrutturali e a problemi strutturali non risolti.
Uno sciopero senza scadenza: attesa la reazione del governo
Lo sciopero non ha una durata definita e proseguirà fino a una convocazione ufficiale da parte del governo. La protesta potrebbe avere un impatto significativo sulla logistica e sulla distribuzione delle merci in tutto il Paese, con possibili ripercussioni sui trasporti e sull’approvvigionamento di beni essenziali.
Al momento, non è ancora chiaro se il ministro dei Trasporti Matteo Salvini risponderà alla richiesta di dialogo. Tuttavia, la tensione nel settore è in aumento, e la mobilitazione dell’Usb potrebbe spingere il governo a prendere posizione nelle prossime ore.