Svolta nel caso Caronia: "Corpi di mamma e figlio posizionati per una messa in scena". L'ipotesi del depistaggio resta sempre in ballo.
Nuovi elementi nel caso Caronia, per ora top secret
Viviana Parisi è morta sul colpo a causa di un forte trauma compatibile con una caduta dall'alto. E' quanto evidenziato dai consulenti della famiglia che ieri mattina hanno ispezionato i resti della 43enne e del figlioletto Gioele Mondello.
Ad illustrare i dettagli, il criminologo Carmelo Lavorino e il medico legale Antonio Della Valle, a poche ore dagli esami in obitorio, condotti insieme alle dottoresse Angelica Zenato e Nicolina Palamone, in attesa di conoscere i risultati della lunga attività di indagine della Procura.
Gli esperti hanno però scartato con decisione l'ipotesi che la donna possa essere precipitata dal traliccio sotto il quale lo scorso 8 agosto è stato ritrovato il suo corpo.
"Non abbiamo alcuna risultanza - ha detto Lavorino - non ci sono tracce della signora sul traliccio. Bisogna anche tenere presente che riuscire ad arrampicarsi su una struttura del genere è quasi impossibile per una persona non esperta e che il metallo in estate è rovente. Stiamo aspettando ulteriori riscontri dalle analisi svolte dagli investigatori, fin qui purtroppo abbiamo avuto poco materiale su cui lavorare. Ci mancano diversi tasselli relativamente al giorno del ritrovamento dei corpi così come le immagini degli esami esterni".
Viviana sarebbe comunque morta sul colpo. "Abbiamo riscontrato - ha spiegato il medico legale Della Valle - lesività strutturali a livello della colonna vertebrale in due punti fondamentali. Un trauma da altezza molto forte che ha di fatto interrotto il canale midollare e causato l'immediato decesso. Ringrazio i consulenti della Procura Daniela Sapienza e Elvira Ventura Spagnolo per la collaborazione, avremmo voluto utilizzare i nostri strumenti adatti ad una ricostruzione in 3d del corpo, ma questo purtroppo non ci è stato consentito".
Nuovo sopralluogo sulla scena del crimine
In attesa di un nuovo sopralluogo nei boschi di Caronia, programmato per questa mattina, gli esperti della famiglia Mondello insistono sulla possibilità che il corpo di Viviana possa essere stato posizionato sotto il traliccio per una messa in scena.
Un particolare già espresso dal criminologo Lavorino e su cui si è tornati a riflettere alla luce di nuovi riscontri che al momento restano top secret.
"Con molta probabilità siamo davanti ad un chiaro tentativo di depistaggio per indurre a credere ciò che realmente non è accaduto. A riguardo saranno fondamentali le risultanze delle analisi degli inquirenti. La polizia scientifica ha acquisito dati in modo puntuale e noi attendiamo di poterli visionare. Ci poniamo tutti i dubbi del caso in attesa di poter lavorare su dati concreti. Purtroppo il dialogo con la Procura non c'è stato, noi eravamo pronti a fornire ogni tipo di supporto puntando su una collaborazione con chi porta avanti le indagini, ma non è accaduto".
Poco o nulla è stato invece possibile ricavare dall'esame sui resti del piccolo Gioele. "Si tratta di poche ossa - ha spiegato Della Valle - e non ci sono molti elementi su cui lavorare. Possiamo confermare l'assenza di lesioni al cranio, ma il bambino potrebbe aver avuto traumi in altre parti del corpo che non possono essere rilevati".
I consulenti partono comunque da una certezza. "Continuiamo ad escludere categoricamente l'ipotesi omicidio-suicidio - ha concluso Lavorino - ci concentreremo su altri punti fondamentali che al momento preferiamo non svelare, ma posso dire con ottimismo che arriveremo a scoprire la verità". (Messina Today).
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