Nuova ordinanza De Luca, il sindaco di Napoli punta i piedi e revoca tutto. Il sindaco Luigi de Magistris revochera' l'ordinanza con cui si indicavano alcune strade e piazze che le forze dell'ordine avrebbero potuto chiudere in caso di assembramenti.
''Era stata emessa in vista del rientro della Campania da domani in zona gialla - dice il sindaco all'ANSA - Abbiamo lavorato tutta la mattina al provvedimento per aiutare la ripresa economica ed evitare il rischio di assembramenti, poi e' arrivata l'ordinanza del presidente De Luca che ci mantiene in zona arancione.
Tutto cio' denota mancanza di rispetto nei confronti di sindaci, prefetti e forze dell'ordine cui poi viene chiesto di controllare il territorio''
De Magistris, balletto zone?Conflitto istituzioni gravissimo
''Quello che e' accaduto nelle ultime 24 ore in Campania denota una totale mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini. Non e' possibile che dopo ore e ore di incontri e di tavoli tra Governo e Regione non si mettano d'accordo se Napoli debba essere gialla o arancione.
Stiamo assistendo a un conflitto istituzionale gravissimo e in mezzo ci sono i cittadini che sono vittime e lo sono in particolare i ristoratori, gli imprenditori, i commercianti''.
Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, all'ANSA, commentando l'ultima ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che mantiene la Campania in zona arancione.
La Campania
Infatti da domani sarebbe dovuta diventare zona gialla essendo scaduta l'ordinanza del ministero della Salute che non era stata rinnovata.
''Ci vorrebbe piu' coordinamento - ha affermato de Magistris - siamo davanti a una situazione davvero imbarazzante, a una forma di schizofrenia istituzionale.
I cittadini vanno rispettati dalle istituzioni nazionali e da quelle regionali''. Il sindaco ha sottolineato in particolare i danni nei confronti delle attivita' di ristorazione che ''si erano organizzate attenendosi alla direttiva del ministero della Salute, e dunque non a una voce di corridoio, pensando di entrare da domani in zona gialla e avevano richiamato il personale, acquistato merci e ora invece dopo nemmeno 24 ore e' saltato tutto''.
''Lo Stato - ha concluso - prenda una posizione chiara perche' il cittadino deve poter comprendere quello che puo' fare, chi puo' vedere, dove puo' andare''.
Anche il sindaco di Napoli chiude la città: forze dell’ordine ovunque e controlli a tappeto. Ecco la nuova ordinanza
Anche il Comune di Napoli si muove contro gli assembramenti: c’è un’ordinanza, la prima in assoluto sull’argomento, firmata dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris che individua 49 tra vie e piazze della città «interessate da situazioni di potenziale particolare assembramento».
Per queste, «laddove le forze deputate all’ordine pubblico e sicurezza ravvisino il verificarsi di assembramenti in contrasto con le misure di prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19».
Dunque cosa accadrà nel caso di caos? «Interdizione per il solo tempo strettamente necessario a ripristinare le necessarie condizioni di sicurezza, fatta sempre salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private».
Nell’ordinanza si raccomanda infine «a tutti i cittadini di osservare comportamenti responsabili, ispirati al principio della massima cautela e prudenza, osservando il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e dell’uso della mascherina».
L’ordinanza di Luigi De Magistris segue di poche ore quella di Vincenzo De Luca che dispone la zona arancione su tutto il territorio campano fino al 24.
L’elenco delle possibili chiusure a Napoli in caso di caos:
piazza del Plebiscito; lungomare (via Mergellina, via Caracciolo, via Partenope);
spiagge pubbliche con accesso da via Posillipo;
spiaggia pubblica con accesso da Rotonda Diaz;
via Morghen (area esterna alla Fonoteca vicino alle scale);
piazza Fuga; via Scarlatti – zona pedonale;
via Luca Giordano- zona pedonale;
piazza Medaglie d’Oro – area verde;
Quattro Giornate – area verde;
Immacolata – area panchine;
via Aniello Falcone – giardinetti;
piazza Sanità;
piazza Carlo III;
corso Secondigliano;
piazza Bellini;
piazza San Domenico Maggiore e piazzetta Nilo;
largo San Giovanni Maggiore;
via Candelora;
largo Banchi Nuovi;
via Toledo (da largo Berlinguer a piazza del Plebiscito);
piazza Mercato;
Porta Nolana;
piazza Garibaldi;
villa comunale in via Malibran;
corso Garibaldi;
via Chiaia;
via Benedetto Croce;
Epomeo;
corso Secondigliano;
viale Augusto;
corso Ponticelli;
corso Ferrovia;
viale Margherita;
via De Mesi confluenza con corso Ponticelli;
via Bartolo Longo (tratto da confluenza traverse via Bartolo Longo a confluenza con Via cupa Bolino);
piazza de Franchis;
corso Bruno Buozzi;
via Velotti;
corso San Giovanni;
corso Italia;
via del Cassano;
Montagna Spaccata;
Vittorio Veneto;
piazza Bagnoli;
località la Pietra;
largo Lala;
piazza Ottocalli e via ss Giovanni e Paolo;
piazza della Libertà.
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