"Uscite dall'auto presto, amo porta fuori le piccole”. Giovane papà muore in auto sotto gli occhi della moglie e delle loro gemelline: Giorgio si è sacrificato per la sua famiglia
ADDIO GIORGIO. Addio papà eroe. Un dramma che in queste ore sta dilagando in ben due comunità. Una tragedia che ha distrutto per sempre una famiglia. Se ne è andato così Giorgio in un giorno qualunque, sotto gli occhi delle sue bambine e della moglie.
I Fatti
Secondo quanto si apprende da Il Resto del carlino, era in macchina insieme alla moglie e alle adorate figlie, due gemelline di soli 6 anni, in viaggio verso la pianura.
Ma il destino di Giorgio Masetti, 42enne di Pavullo, è stato tragicamente spezzato ieri pomeriggio, intorno alle 16.45, sulla Nuova Estense, nei pressi di Valle di Serramazzoni.
Giorgio morto davanti alla moglie e alle figlie
Un drammatico incidente che ha distrutto la Skoda con a bordo la sua famiglia e che ha coinvolto in totale 3 mezzi. Ad avere la peggio è stato proprio il 42enne Giorgio. Trovato già morto dai sanitari al momento del loro arrivo.
Una tragedia nella tragedia, purtroppo, con la moglie e le gemelline che, dopo essere riuscite ad uscire dall’auto cappottata e finita fuori strada, hanno assistito a quei drammatici momenti con l’uomo rimasto incastrato tra le lamiere dell’auto.
I soccorsi
Le due gemelline, assieme alla mamma (32enne di origine rumena), sono state portate al Policlinico in condizioni di media gravità: la donna è rimasta in osservazione al Pronto soccorso per un trauma toracico, con le figlie anch’esse tenute in osservazione.
Chi era Giorgio Masetti - I messaggi di cordoglio
Giorgio Masetti viveva in via Nuvolari, nel quartiere di Serra di Porto, insieme alla famiglia. A Pavullo il cordoglio per questa "immane tragedia" parte dall’Amministrazione comunale, con il sindaco Davide Venturelli che ha definito l’episodio "un dramma per tutta la comunità", e arriva fino alla Vis Hydraulics, dove Masetti lavorava.
In parallelo all’impiego principale, continuava a portare avanti la passione per la bicicletta: era a capo del team di ammiraglie ‘Pedale del Frignano’, con il compito di seguire le gare giovanili di ciclismo e fornire assistenza meccanica agli atleti.
Ad averlo conosciuto è il consigliere comunale e giovane stella del ciclismo Gabriele Rioli:
"Mi è capitato di seguire in ammiraglia con lui qualche gara. L’ultima volta l’avevo sentito per messaggio a Natale, per scambiarci gli auguri".
E poi ancora: "Era una persona dinamica, molto buona, ed estremamente attaccata alla famiglia", ricorda l’amico Giuseppe Bertoni. Il corpo, recuperato dalle onoranze Franchini di Serramazzoni, si trova ora in medicina legale al Policlinico. (IlRestodelCarlino)
[sv slug="seguici"]