Guerra Israele–Hamas, bombe a Sud di Gaza: 29 morti
GUERRA ISRAELE. I bombardamenti delle forze armate israeliane hanno concentrato la loro azione principalmente nell'area di Khan Younis. Dopo 27 giorni di silenzio, il presidente degli Usa Joe Biden ha nuovamente parlato con Benyamin Netanyahu, ribadendo che gli Usa continuano a puntare sulla creazione di uno Stato palestinese, nonostante l'esclusione di questa possibilità da parte del premier israeliano il giorno precedente.
Biden ha chiarito che Israele deve ridurre i danni subiti dai civili a Gaza. Sulla creazione di uno Stato per i palestinesi sotto il premier Netanyahu, Biden ha risposto affermando che non è impossibile. Ha spiegato che il primo ministro israeliano non è contrario a tutte le soluzioni a due Stati e che ne esistono diversi tipi.
Le Brigate Al-Nasser Salah al-Deen, alleate di Hamas
Hanno diffuso un video che mostra un ostaggio israeliano, secondo loro ucciso in un attacco aereo di Israele. Le forze armate israeliane, in operazioni a nord e sud, hanno distrutto sei lanciamissili.
L'IDF ha dichiarato che le forze armate israeliane continuano a colpire e distruggere le infrastrutture terroristiche e le armi in tutta la Striscia di Gaza. Nel nord dell'enclave palestinese, le truppe hanno identificato terroristi che cercavano di piazzare ordigni esplosivi, e i soldati hanno risposto aprendo il fuoco e dando indicazioni a un caccia per colpirli. A Khan Yunis, nel sud di Gaza, sono stati localizzati e neutralizzati sei lanciamissili pronti a sparare.
Israele - L'inchiesta della CNN
Secondo una inchiesta di CNN, l'esercito israeliano ha profanato almeno 16 cimiteri a Gaza durante la sua offensiva, lasciando lapidi rotte, cumuli di terra e in alcuni casi corpi esumati. A Khan Younis, nel sud di Gaza, le forze israeliane hanno distrutto un cimitero e rimosso alcuni corpi, sostenendo che faceva parte delle ricerche dei resti degli ostaggi sequestrati da Hamas durante gli attacchi terroristici del 7 ottobre.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato che l'Italia ha interrotto l'invio di qualsiasi tipo di armi a Israele dall'inizio della guerra di Gaza. Tajani ha respinto le affermazioni della Schlein, sostenendo che sono prive di fondamento e rappresentano pura propaganda. Ha ribadito la necessità di concludere la guerra e creare un'amministrazione temporanea sotto l'egida delle Nazioni Unite, guidata da un Paese arabo se possibile. Tajani ha sottolineato la disponibilità dell'Italia a coinvolgere i suoi militari in una missione di pace, con l'obiettivo di stabilizzare la regione e favorire la creazione di uno Stato palestinese riconosciuto da Israele.