De Luca non lasciarci sole, donne alla Regione invocano lo sceriffo. Un gruppo di donne e di uomini hanno occupato il lungomare di Napoli. Sono disperati e chiedono aiuto.
De Luca, aiutaci. Il grido di aiuto di un gruppo di persone
Un gruppo di disoccupate e disoccupati di Napoli ha occupato il lungomare partenopeo dopo un sit-in che si e' svolto fuori alla sede della Regione CAMPANIA.
Il blocco stradale e' terminato quando da palazzo Santa Lucia e' stata annunciata la volontà di ricevere i manifestanti. L'incontro con la delegazione di attivisti e' attualmente in corso.
I nostri appelli inascoltati
"Abbiamo mandato email, pec, lettere, eppure solo quando si creano problemi di ordine pubblico - ha spiegato Eddy Sorge del movimento 7 novembre - ci ascoltano e ci dicono che i problemi si possono risolvere".
"Da Mattarella a de Magistris nessuna istituzione ha detto che questa crisi e questi licenziamenti hanno riguardato soprattutto le donne. La questione oggi e' l'oppressione di genere, la condizione salariale discriminatoria, i licenziamenti e la precarieta'".
"Dobbiamo continuare a lottare per tutte quelle donne morte per il Covid, quelle donne - ha spiegato una disoccupata che aderisce allo sciopero - che hanno conosciuto licenziamenti, quelle donne cassaintegrate, quelle donne a cui non viene garantita la possibilita' di accudire i figli perche' sono costrette a scegliere tra lavoro e famiglia. Questa societa' non fa altro che acuire le differenze di genere".
"La crisi - ha detto un'altra lavoratrice - e' stata scaricata sulle spalle di famiglie e donne proletarie, che non possono neanche uscire a scioperare perché non hanno chi bada ai figli".
Numerose le richieste rivolte alle istituzioni, a partire da un salario garantito per disoccupati e inoccupati. Il movimento 7 novembre chiede, ancora, potenziamento del trasporto pubblico e abbonamenti gratuiti per i disoccupati, bonus baby sitter per le lavoratrici con figli di eta' inferiore agli 11 anni, apertura delle scuole in sicurezza, potenziamento dei consultori pubblici, maternita' e paternita' gratuita a tutti i precari per 18 mesi.
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