Garlasco, la madre di Andrea Sempio: “L’ho convinto io a tenere lo scontrino per un alibi”
Il giovane è tornato indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. I genitori: “Siamo sconvolti, ma abbiamo fiducia nella sua innocenza”

Garlasco – A distanza di quasi 18 anni dal delitto di Chiara Poggi, il caso si riaccende con un nuovo colpo di scena: Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, è stato formalmente iscritto nel registro degli indagati per omicidio, dopo che recenti accertamenti genetici avrebbero rilevato tracce del suo DNA sulle unghie della ragazza. A parlare ora sono i suoi genitori, in un’intervista trasmessa da Quarto Grado.
“Tieni lo scontrino, può servire da alibi”
A spiegare la presenza del celebre scontrino del parcheggio di Vigevano, indicato come alibi per Sempio, è la madre, Daniela Ferrari:
«Abbiamo trovato questo scontrino e io dissi ad Andrea: “Guarda che magari, visto che è successa una cosa così grave, ti chiederanno dove eri. Teniamolo”».
Un’idea precauzionale che, anni dopo, si è trasformata in un punto cardine dell’alibi del figlio. La donna ha raccontato che lo scontrino è rimasto conservato per più di un anno prima che i carabinieri ne richiedessero visione.
La routine di quella mattina
Ferrari ricorda nitidamente la giornata dell’omicidio: «La mattina del 13 agosto 2007 uscì con la macchina per un negozio di telecomandi, tornai verso le 10 e alle 10:05 Andrea prese l’auto per andare a Vigevano». Una versione confermata anche dal marito, Giuseppe Sempio, che definisce il figlio «pacato, onesto, con una sua maturità».
«Andrea – aggiunge il padre – era in casa con me, poi ha preso la macchina ed è andato in biblioteca a Vigevano. Tornato a Garlasco, è passato dalla nonna. Lì ci siamo trovati davanti a casa Poggi, dove c’erano le transenne e i carabinieri. Non sapevamo che la vittima fosse Chiara: l’ho vista solo dopo sui giornali».
“Mai dubitato di mio figlio”
Alla domanda implicita se avesse mai sospettato qualcosa, Giuseppe Sempio risponde:
«Forse l’avrei portato io stesso dai carabinieri. Ma non mi sento di dire che l’avrei fatto perché a casa mia certe cose non si fanno».
Le nuove indagini
Andrea Sempio, oggi 37enne, è tornato sotto i riflettori dopo che una perizia genetica ha evidenziato la presenza di sue tracce biologiche sulle unghie di Chiara. La difesa contesta la rilevanza del dato, considerando il contesto amicale e la possibilità di contaminazioni.
Intanto, la sua iscrizione nel registro degli indagati apre una nuova fase investigativa, a oltre 16 anni dalla condanna definitiva di Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, a 16 anni di carcere.