ACIREALE. Morire a 16 anni senza un motivo se non quello più atroce possibile: la strada, l'asfalto. Se ne è andato così Daniele Cantale, l'ennesima giovane vittima innocente. Morto tutto solo sull'asfalto freddo e bagnato. Prima lo schianto poi quel volo che l'ha gettato dall'altra parte della strada, il casco ben allacciato non è riuscito a salvargli la vita.

E' una comunità in lutto e stravolta dal dolore che ancora non riesce a comprendere o meglio a realizzare quanto sia accaduto, Daniele non c'è più. Non tornerà più a casa, nessuno più lo vedrà nel bar in centro oppure a scuola e dalla sua mamma che incredula stringe tra le braccia quella maglia sporca di sangue.

Il cordoglio del sindaco di Acireale

“Ancora una volta, purtroppo, assistiamo a una tragedia immensa – ha osservato il sindaco Alì – che, ne siamo certi, avrebbe potuto essere evitata se fossero state osservate le regole minime non solo del Codice stradale, ma del buon senso. Non ci stancheremo mai di rivolgere appelli affinché vengano rispettate le norme di ogni genere e che si adottino i provvedimenti adeguati nei confronti di chi le infrange, perché non si può mettere a repentaglio impunemente la vita altrui. Accade troppo spesso che pochi attimi di imprudenza segnano in maniera indelebile le nostre vite. Ricordiamoci sempre che con il nostro comportamento possiamo distruggere la vita altrui e anche la nostra, quando si configurano gli estremi di omicidio stradale”. I funerali dello sfortunato Daniele saranno celebrati oggi nella chiesa del Santissimo Salvatore.

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