Una profonda inchiesta è stata avviata sulla morte di Andrea Purgatori, il giornalista scomparso all'età di 70 anni in un ospedale di Roma. Il fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco e dal pm Giorgio Orano, mira a fare luce sulla correttezza della diagnosi che ha portato il giornalista a sottoporsi a pesanti cure mediche. Il Nas dei carabinieri ha già acquisito le cartelle cliniche da una struttura privata, e nei prossimi giorni sarà eseguita l'autopsia sul corpo di Purgatori.

La famiglia del giornalista, assistita dagli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni Silveri e rappresentata dal legale Gianfilippo Cau, ha comunicato l'iniziativa dell'inchiesta tramite una nota. I familiari hanno espresso il desiderio di far chiarezza sulla correttezza delle diagnosi e delle cure somministrate ad Andrea Purgatori, deceduto appena due mesi dopo la diagnosi iniziale.

Nella nota si legge che la famiglia ha richiesto un'attenta verifica della diagnosi refertata ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e della necessità delle terapie pesanti a lui prescritte. Vogliono inoltre accertare se eventuali errori diagnostici abbiano comportato l'omissione delle cure effettivamente necessarie.

La scomparsa di Andrea Purgatori ha lasciato una profonda tristezza e il desiderio di comprendere meglio le circostanze che hanno portato alla sua prematura partenza. La famiglia, nel cercare giustizia e chiarezza, si appella alle autorità competenti per scoprire la verità.

La comunità giornalistica e tutti coloro che hanno conosciuto e apprezzato il lavoro di Andrea Purgatori si uniscono al dolore della famiglia e attendono fiduciosi l'esito dell'inchiesta.

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