Bonus per chi lavora e per chi ha perso l’occupazione e reddito di emergenza, governo vicino all'approvazione.
Verrà approvato quasi sicuramente entro domani quello che una volta doveva chiamarsi decreto Aprile, poi diventato decreto Maggio e ora ribattezzato decreto Rilancio. Ma è il contenuto e non il nome quello che interessa a famiglie e imprese per tentare di rialzare la testa dopo la prima batosta dell’emergenza coronavirus e per ripartire in questa nuova fase. Centinaia di articoli, alcuni ormai definitivi, altri sui quali si discute ancora per trovare un accordo. Vediamo quali sono le principali misure del decreto. Lo scrive La Legge è per tutti Carlos Arija Garcia Partendo dal lavoro, il provvedimento conferma la proroga di altre nove settimane della cassa integrazione in deroga e di altri due mesi per quanto riguarda la Naspi. Resterà in vigore il divieto di licenziamenti per giustificato motivo oggettivo per ulteriori tre mesi. Chi, però, il lavoro l’ha perso oppure ha visto diminuire vistosamente le sue entrate e non ha un Isee superiore a 15mila euro, potrà contare sul reddito di emergenza: dai 400 agli 800 euro, a seconda dei componenti del nucleo familiare, per due mesi già a partire da maggio. A proposito di bonus, viene esteso fino a 600 euro quello per colf e badanti, mentre l’assegno per gli autonomi arriverà a 1.000 euro se verrà dimostrato il calo del fatturato fino ad un terzo. Ancora lavoro, ma questa volta quello di chi ha figli piccoli. Il decreto raddoppia il bonus baby-sitter e lo porta a 1.200 euro per i lavoratori che hanno figli fino a 12 anni (ma non c’è limite di età se il figlio è disabile). Il bonus servirà anche per pagare i centri estivi ed i servizi per l’infanzia. Ci sarà la possibilità di lavorare a distanza fino alla fine dello stato di emergenza, anche senza accordi individuali, per chi ha dei figli fino a 14 anni ed opera nel settore privato. Inoltre, e pensando proprio a chi dovrà utilizzare lo strumento dello smart working o a chi dovrà seguire la didattica scolastica da casa, si pensa ad un bonus elettronico fino a 300 euro per l’acquisto di beni e servizi informatici, hardware e software e per la connettività. Chi deve spostarsi per andare al lavoro e vuole evitare il trasporto pubblico potrà contare con un bonus fino a 500 euro per l’acquisto di una bicicletta o di altri mezzi come hoverboard, segway e monowheel. Il Governo vorrebbe anche introdurre il rimborso dell’abbonamento ai mezzi pubblici per i mesi non utilizzati durante i mesi della chiusura obbligatoria. Nel decreto Rilancio trovano spazio anche diverse misure che interessano il settore del turismo e delle vacanze, fortemente penalizzato dall’emergenza. Tra queste, il bonus da 1.000 euro per gli stagionali ed il fondo da 50 milioni di euro per sottoscrivere quote o azioni di organismi di intervento collettivo di risparmio e fondi di investimento per valorizzare gli immobili destinati ad attività turistiche e ricettive. Le imprese del settore potranno contare su un altro fondo dello stesso valore per mettere a punto le misure di sicurezza in vista della riapertura, come ad esempio la sanificazione degli ambienti. Altri 30 milioni sono destinati alla promozione turistica: l’idea è quella di introdurre tax credit fino a 500 euro per aiutare ad andare in vacanza in Italia le famiglie con un reddito medio-basso. E ancora: ristoro degli affitti, sconti sulle bollette e un credito d’imposta per gli operatori, con un occhio di riguardo particolare su Venezia. Tra gli ultimi provvedimenti inseriti nel decreto, c’è la detrazione del 110% per i lavori di manutenzione e di riqualificazione energetica realizzati fino al 31 dicembre 2021. Il bonus si applica anche sui lavori per il rifacimento delle facciate e consente un credito di imposta che diventa cedibile a terzi. Fonte LaLeggeepertutti Leggi anche Bonus anche per chi percepisce il reddito di cittadinanza, ma limite di 600 euro. Seguici su Facebook 41esimoparallelo