USA. L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e' stato criticato da diversi esponenti del fronte "pro-vita" e della destra del Partito repubblicano, dopo aver imputato alla questione dell'aborto l'insuccesso dei conservatori alle recenti elezioni di medio termine.

Le critiche

Diversi conservatori hanno criticato Trump, affermato che nessuno dei candidati da lui sostenuti fosse favorevole a un divieto assoluto all'aborto, contrariamente a quanto apparentemente affermato dall'ex presidente.

"Letteralmente zero candidati repubblicani hanno sostenuto che l'aborto debba essere vietato anche quando la vita della madre e' a rischio", ha dichiarato ad esempio il noto commentatore di orientamento conservatore Ben Domenech, che ha accusato l'ex presidente di "tradire la causa pro-vita". 

Trump

Tornato a commentare nel fine settimana il deludente risultato dei Repubblicani alle elezioni di medio termine dello scorso novembre, imputando la sconfitta di numerosi candidati conservatori al "tema dell'aborto".

In un messaggio pubblicato sul social media "Truth", Trump ha affermato che troppi candidati hanno gestito la questione in maniera inadeguata, riferendosi in particolare a candidati che a suo dire avrebbero insistito "con troppa fermezza" nel promuovere il divieto assoluto dell'interruzione di gravidanza, anche in caso di stupro o incesto.

Contro l'elettorato conservatore

Trump e' parso anche puntare l'indice contro l'elettorato conservatore, sostenendo che la componente dell'elettorato repubblicano che si e' battuta per decenni contro l'aborto "ha ottenuto quel che voleva" con la sentenza della Corte Suprema dello scorso anno, "e poi si e' dileguata".

Diversi sondaggi effettuati all'indomani delle elezioni di medio termine hanno collocato l'aborto in cima alle priorita' degli elettori Usa, subito dopo l'inflazione. (Was)

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