Caso Boccia-Sangiuliano e l'account spia «Politica&Amori»: chi lo ha creato
L'intrigo politico: la rete di disinformazione dietro Instagram che ha scosso il governo italiano
Il caso Boccia-Sangiuliano sta assumendo i contorni di un vero e proprio intrigo politico, alimentato dalla presenza di un misterioso account Instagram chiamato "Politica&Amori".
Questo account, gestito con tecniche avanzate, è diventato il fulcro di un'indagine che coinvolge personalità di spicco della politica italiana, tra cui l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e Maria Rosaria Boccia, sua consulente per i Grandi Eventi.
La scoperta dell'account "Politica&Amori"
L'account Instagram "Politica&Amori" è stato segnalato dallo stesso Sangiuliano in un esposto presentato alla Procura di Roma. Il suo contenuto riguardava dettagli intimi e riservati sulla relazione tra Sangiuliano e Boccia, sollevando il sospetto che dietro l’operazione ci fosse un tentativo deliberato di danneggiare la reputazione del ministro e creare uno scandalo politico. Il Fatto Quotidiano aveva lanciato il caso già a settembre, evidenziando che l'account aveva iniziato a contattare giornalisti, tra cui Gabriele Parpiglia, proprio nel momento in cui Boccia stava per firmare un contratto come consulente per il ministero.
Il piano dietro l'operazione: gestione sofisticata e tempismo sospetto
Le indagini suggeriscono che "Politica&Amori" non fosse un semplice account gestito da un privato cittadino, ma il frutto di una strategia ben pianificata. Un esperto di digital forensic ha rivelato che l'account aveva cambiato identità 800 volte in sei anni, utilizzando tecniche avanzate come l'uso di VPN da Paesi dell’Est Europa, tra cui Romania e Bulgaria. La gestione dell’account avrebbe richiesto un investimento tra i 15 e i 20 mila euro, segnalando la presenza di risorse significative e competenze specializzate dietro l'operazione.
L’obiettivo dell’account: scatenare uno scandalo
Secondo quanto emerso dalle indagini, l'account "Politica&Amori" non si è limitato a divulgare informazioni riservate, ma ha cercato attivamente di manipolare i media per far esplodere lo scandalo. L’account ha contattato diverse testate, tra cui Dagospia e Chi, cercando di far emergere dettagli compromettenti sulla relazione tra Sangiuliano e Boccia, inclusa la presunta gravidanza di quest'ultima, utilizzata come leva emotiva. In particolare, Parpiglia ha dichiarato di essere stato avvicinato dall'account subito dopo la firma del contratto di Boccia, evidenziando come ci fosse un piano preciso per diffondere notizie in grado di destabilizzare il quadro politico.
Il coinvolgimento dei vertici politici e le foto compromettenti
Il caso ha coinvolto anche i piani alti della politica italiana. Fonti vicine a Fratelli d'Italia hanno confermato che i vertici del partito erano a conoscenza di foto compromettenti scattate a Sangiuliano e Boccia da due noti fotografi, Max Scarfone e Alex Fiumara. Queste immagini, che alcune testate hanno rifiutato di pubblicare, avrebbero potuto ulteriormente compromettere la carriera politica di Sangiuliano. Tuttavia, il 26 agosto, Dagospia ha deciso di pubblicare la notizia, rendendo pubblica la relazione e facendo esplodere il caso.
L’indagine della Procura: alla ricerca dei responsabili
La Procura di Roma sta ora cercando di risalire all’identità dei responsabili dietro l'account "Politica&Amori" e alla rete di disinformazione che sembra essere stata orchestrata con l'obiettivo di far cadere Sangiuliano. L’inchiesta si concentra su chi abbia potuto avere accesso a informazioni così riservate e sui motivi dietro questa campagna di diffamazione. Gli investigatori dovranno navigare attraverso un complesso intreccio di false identità, bot automatici e manovre di disinformazione, in un contesto politico sempre più teso.
Il caso Boccia-Sangiuliano si presenta come una vera e propria saga di intrighi politici, scandali personali e sofisticate operazioni di disinformazione. La vicenda ha messo in luce non solo la vulnerabilità delle personalità politiche a campagne di diffamazione orchestrate attraverso i social media, ma anche il livello di complessità che può caratterizzare tali operazioni. Resta ora da vedere se le indagini riusciranno a svelare l’intera rete dietro l’account "Politica&Amori" e chi ne è realmente il regista.