Da luglio l'Inps potrebbe procedere alla richiesta di restituzione del reddito di cittadinanza.
Probabilmente la risposta sta nel comma 15 dell’art. 3 del DL n.4 del 28 gennaio 2019 (il Decretone), il provvedimento che istituisce lo stesso RdC.
Il beneficio e' ordinariamente fruito entro il mese successivoa quello di erogazione
Con quell’ordinariamente fruito, forse il legislatore vuole fare intendere che se un soggetto richiede un sussidio economico, molto probabilmente una giacenza sulla carta prepagata a fine mese è incompatibile con la sua stessa richiesta di agevolazioni.
In altri termini lo Stato ragiona così: Se ne hai fatta richiesta è perché ti serve, e se a fine mese ti rimane qualcosa significa che era in eccesso e dunque me lo riprendo. Non spendere l’intera somma in beni e servizi primari, per una famiglia in stato di necessità, sarebbe cioè un controsenso.
Ecco, questo è ciò che accadrà dalla fine di luglio, ogni mese e ogni semestre per tutto il tempo in cui sarà operativo il RdC. Ma perché da questa data?
Quando inizia la restituzione del Reddito di Cittadinanza
La misura era già prevista dal DL 4/2019 che definiva il RdC, senza però essere mai stata messa in atto. Il Decreto interministeriale (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministero dell’Economia e delle Finanze) del 2 marzo 2020 l’ha resa attuativa a partire dal mese successivo a quello della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 30 giugno 2020 dello stesso decreto.
L’ultimo giorno di luglio inizieranno pertanto le verifiche sui saldi delle carte PostePay di Poste Italiane, finalizzate alla ricerca di saldi positivi sugli importi erogati come RdC, per procedere poi alla decurtazione degli importi che verranno caricati il mese successivo.
Come funziona la decurtazione del Reddito di Cittadinanza
Il sistema prevede l’applicazione di due modalità operative con tempistiche differenti: mensile e semestrale, entrambe con la funzione di verifica del saldo, rispettivamente a fine mese o a fine semestre, e di rimodulazione dell’importo che verrà erogato il mese successivo alla verifiche.
Decurtazione mensile del Reddito di Cittadinanza
Ai fini del calcolo degli importi che saranno sottratti, il saldo nell’ultimo giorno di ogni mese, a partire da luglio 2020, è rapportato al valore dell’importo del beneficio erogato per il medesimo mese, al netto degli arretrati erogati nel semestre in corso e in quello precedente.
L’importo sottratto, comunque, non potrà mai essere superiore al 20% del valore del beneficio erogato il mese precedente. La stessa decurtazione non sarà operativa se di ammontare inferiore al 20% del beneficio minimo (480 Euro annui) calcolato su base mensile. Non saranno sottratti quindi importi inferiori agli 8 Euro.
Decurtazione semestrale del Reddito di Cittadinanza
Questa seconda verifica operata sulla ricaricabile Potepay avviene al termine dei due semestri di cui è composto l’anno. L’ammontare complessivo non speso e non prelevato nel semestre, fatta eccezione per una mensilità di beneficio riconosciuto, verrà decurtato dalla disponibilità della carta.
Più precisamente, il valore del saldo all’ultimo giorno di ciascun semestre è confrontato con il valore del beneficio mensile massimo spettante nel semestre.
Se il valore del saldo è superiore all’importo mensile massimo percepito nel semestre, l’intera differenza sarà sottratta.
Il saldo oggetto di verifica è considerato al netto degli arretrati erogati nel corso del semestre di riferimento e al netto del valore del beneficio mensile effettivamente erogato nell'ultimo mese del semestre e dell'eventuale importo da sottrarre dalla disponibilità della carta.
Anche nel caso della seconda verifica di decurtazione semestrale, l’importo sottratto non sarà mai inferiore agli 8 Euro.
Come gestire al meglio i benefici mensili del Reddito di Cittadinanza
Dal primo agosto 2020 vedersi sottratto parte dell'importo della nuova mensilità accreditata sulla carta reddito cittadinanza (carta RdC 2020), sicuramente non farà piacere.
La cosa migliore è arrivare a fine mese con giacenza pari a zero Euro, o comunque al di sotto del minimo importo non sottratto dalla decurtazione (8 Euro).
Prelevare contanti quanto è possibile, utilizzare bonifici bancari per pagare l’affitto, la rata del mutuo o altri servizi primari, oppure molto più semplicemente acquistare beni di prima necessità e alimentari a lunga conservazione.(TrendOnline)
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