Il dolore e l'orrore avvolgono ancora le tragiche circostanze dell'omicidio di Giulia Tramontano, una giovane agente immobiliare incinta di sette mesi, uccisa dal suo compagno Alessandro Impagnatiello. L'avvocato Sebastiano Sartori, legale di Impagnatiello, ha dichiarato ai microfoni Fanpage.it: "Ha preso coscienza di quanto accaduto. Psicologicamente è annientato da quello che ha compreso di aver fatto."

Alessandro Impagnatiello ha ucciso la fidanzata Giulia Tramontano, cosa accadrà nelle prossime ore

Attualmente, Impagnatiello è detenuto nel carcere di San Vittore e nelle prossime ore affronterà l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari.

Durante la conferenza stampa tenutasi oggi, giovedì 1 giugno, con la presenza della pubblico ministero Alessia Menegazzo e l'aggiunta Letizia Mennella, sono emersi ulteriori dettagli sulla vicenda. Si è appreso che Giulia Tramontano aveva scoperto il tradimento di Impagnatiello tramite una sua collega americana di 23 anni, con cui il barman aveva una relazione parallela. Le due donne si erano incontrate e, secondo quanto precisato dalle magistrature, c'era stata "tra loro grande solidarietà".

Successivamente, si è svolto un incontro tra Tramontano e Impagnatiello nel loro appartamento a Senago (Milano) per cercare di chiarire la situazione. Le telecamere di sorveglianza registrano il ritorno di Giulia a casa verso le 19. Purtroppo, è stato proprio lì che è stata accoltellata da Impagnatiello, il quale ha successivamente tentato di bruciare il suo corpo. Ha versato alcol sul corpo e ha cercato di appiccare il fuoco utilizzando la benzina in un garage.

Successivamente, ha nascosto il cadavere in un sacco nero, lo ha caricato sull'auto e l'ha abbandonato in via Monte Rosa. La mattina seguente, è stato Impagnatiello stesso a recarsi dai carabinieri per denunciare la scomparsa di Giulia.

Tuttavia, gli investigatori hanno ritenuto che la sua versione non fosse credibile a causa di alcune incongruenze. Infatti, sono emerse ricerche effettuate da Impagnatiello su Internet riguardo a come uccidere qualcuno e come disfarsi di un corpo. Questo ha portato gli inquirenti a contestargli anche l'aggravante di premeditazione. Inoltre, sono state trovate tracce di sangue e un forte odore di benzina sulla sua auto.

Quando i carabinieri dei Ris (Reparto Investigazioni Scientifiche) sono entrati nell'appartamento, Impagnatiello è crollato e ha confessato il delitto, fornendo anche l'indicazione del luogo in cui si trovava il corpo di Giulia, che aspettava il loro bambino, Thiago.

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