MARCHE. E' stata una notte di terrore quella vissuta dai cittadini marchigiani, travolti da una bomba d'acqua che ha devastato parte delle province di Pesaro Urbino e Ancona, dall'entroterra fino alla costa.
In un solo pomeriggio le Marche sono state travolte dalla quantità di pioggia che solitamente cade in sei mesi. A fine giornata si contano 10 morti e 3 dispersi, ma le speranze di trovare vivi questi ultimi sono ridotte al lumicino. Tra loro il piccolo Mattia, strappato a otto anni dalle braccia della madre che tentava di sottrarlo alla furia dell'acqua, la 56enne Brunella Chiù e sua figlia diciassettenne Luisa Bartolucci.
Marche - Una strage
Le strade come torrenti, le auto trascinate via, i fiumi straripati e le case sommerse dall'acqua. Quello vissuto dagli abitanti di quelle zone è stato un vero e proprio incubo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso "angoscia" per la tragedia, mentre il premier Mario Draghi ha fatto visita alle zone colpite portando il sostegno del governo. "E' un disastro, faremo tutto il possibile", ha detto cercando di rincuorare i cittadini che hanno lamentato di non essere stati allertati in tempo.
Nonostante una giornata senza pioggia, le Marche continuano a restare con il fiato sospeso, anche perché per le prossime è stata diramata una nuova allerta gialla. L'attenzione adesso è rivolta anche ad altre quattro regioni per le quali la Protezione Civile ha emesso un'allerta arancione: Umbria, Campania, Basilicata e Calabria. Secondo i dati diffusi dal Cnr si tratta del nubifragio più intenso degli ultimi 10 anni causato, con ogni probabilità, dal caldo eccezionale dell'estate. (Tgcom24)
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