Sotto l'ombra del Vesuvio, si consuma una tragedia che scuote le comunità locali: una bambina di soli tre mesi perde la vita. Il padre, disperato per l'arresto respiratorio della neonata, la porta all'ospedale di Boscotrecase. Tuttavia, il pronto soccorso della struttura è chiuso da tre anni, costringendo il padre e il suo prezioso carico a cercare aiuto altrove. Le guardie giurate all'ingresso respingono il padre, generando un senso di impotenza nei soccorritori.

In una corsa disperata verso il reparto d'urgenza più vicino, a Castellammare, ogni sforzo si rivela vano. Quando raggiungono l'ospedale, la piccola già lotta per la vita, e non c'è più nulla da fare. Una inchiesta sulla tragedia è stata avviata per cercare di comprendere le circostanze di questo doloroso evento.

Il dramma di un padre

Il padre, in un gesto di estrema preoccupazione, aveva chiamato il 118 per portare la sua bambina in ospedale. La solidarietà di un giovane chef, che decide di accompagnare il padre con la propria auto, non è sufficiente a scongiurare la tragedia. La mancanza di pronto soccorso a Boscotrecase ha aggiunto un tassello inquietante a questa drammatica sequenza di eventi.

La bimba affetta da bronchiolite è stata dirottata verso un altro ospedale, ma il tempo si è rivelato un nemico implacabile. La Procura di Torre Annunziata sta ora indagando sulla vicenda, cercando di rispondere a domande cruciali sul ritardo dei soccorsi e sulla necessità di un ricovero tempestivo.

Dolore e lacrime a Boscotrecase, la denuncia di Severino Nappi

Il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, Severino Nappi, denuncia la gestione fallimentare da parte di Palazzo Santa Lucia, evidenziando il costante rischio di perdere vite umane a causa del mancato riconoscimento di un diritto fondamentale. Il rammarico e la solidarietà vengono espressi agli affranti genitori della piccola, mentre la comunità campana si unisce nel dolore per questa tragica perdita.

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