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Inutili i soccorsi per il giovane operaio non c'è stato nulla da fare

Una tragedia improvvisa ha sconvolto questa mattina la zona industriale ASI di Pastorano, nel Casertano. Un operaio, Alessandro Scafa, è morto sul posto di lavoro all’interno del magazzino della Tecfi, azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di sistemi di fissaggio, con sede legale a Napoli e stabilimento operativo proprio nel territorio casertano.

Il dramma si è consumato sotto gli occhi dei colleghi, che hanno assistito impotenti al malore improvviso dell’uomo. L’operaio, impiegato come tecnico all’interno della struttura, è stato colpito da un arresto cardiaco che non gli ha lasciato scampo.

I soccorsi e l’intervento dei carabinieri

Non appena Scafa si è accasciato al suolo, i presenti hanno allertato immediatamente i soccorsi. Sul posto è intervenuta a stretto giro un’ambulanza del 118, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato purtroppo inutile: i sanitari hanno potuto soltanto constatarne il decesso.

I carabinieri della stazione di Pastorano sono giunti sul luogo per effettuare i rilievi e raccogliere le testimonianze dei dipendenti presenti al momento del malore. Fin dalle prime fasi dell’indagine è stata esclusa l’ipotesi di un incidente sul lavoro, orientando la ricostruzione dei fatti verso una morte naturale dovuta a un infarto fulminante.

Le indagini e i possibili accertamenti

La salma di Alessandro Scafa è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, che dovrà decidere se disporre ulteriori accertamenti medico-legali, come l’esame autoptico, per confermare le cause esatte del decesso.

Secondo quanto emerso dalle prime testimonianze, Alessandro non aveva manifestato segnali preoccupanti prima del malore. La notizia della sua scomparsa ha lasciato sgomenti non solo i colleghi, ma anche l’intera comunità aziendale della Tecfi, che lo ricordano come un lavoratore affidabile e una persona riservata e gentile.

Un altro lutto sul luogo di lavoro, seppur per cause naturali

Anche se non si tratta di un incidente legato a dinamiche lavorative, la tragedia odierna riaccende i riflettori sulla necessità di garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, con attenzione anche alla prevenzione delle patologie cardiovascolari, sempre più frequenti anche tra i soggetti in età lavorativa.

Il decesso di Alessandro Scafa rappresenta un colpo durissimo per la sua famiglia e per l’intero staff della Tecfi. I messaggi di cordoglio stanno iniziando a circolare anche sui social network, mentre l’azienda ha sospeso momentaneamente le attività per rispetto della vittima.

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