Processo Impagnatiello, oggi la nuova udienza: in aula la ricostruzione della morte di Giulia
I familiari di Tramontano sui social: "Lotteremo ogni giorno per la giustizia". Le immagini del corpo mostrate durante la seduta
Nel processo in corso contro Alessandro Impagnatiello, barman 30enne, accusato dell'omicidio di Giulia Tramontano, avvenuto lo scorso 27 maggio a Senago, l'attenzione si concentra su una prospettiva ancora più sinistra.
Le indagini suggeriscono che Impagnatiello avesse pianificato e perpetrato una serie di tentativi di avvelenamento nei confronti della vittima e del suo bambino non ancora nato, Thiago.
Prove di Premeditazione
La Procura mira a dimostrare che gli avvelenamenti non siano stati episodi isolati, ma parte di una strategia premeditata. In tal caso, Impagnatiello rischierebbe una condanna all'ergastolo.
Le prove di queste affermazioni includono il ritrovamento di buste di topicida nel suo zainetto di lavoro e l'elevata concentrazione di bromadiolone nel sangue di Giulia, emersa durante l'autopsia.
Dettagli degli Avvelenamenti
Gli inquirenti hanno rinvenuto prove di numerosi tentativi di avvelenamento da parte di Impagnatiello nei mesi precedenti l'omicidio.
Oltre alle buste di topicida, le indagini hanno evidenziato ricerche sul web effettuate dal cellulare di Impagnatiello su come avvelenare una donna incinta e su quantità letali di veleno.
Le ricerche online di Impagnatiello
Le ricerche online di Impagnatiello sollevano ulteriori sospetti. Tra le query figurano frasi quali "Come avvelenare una donna incinta" e "Quanto veleno per uccidere una persona". Questi elementi indicano un interesse ossessivo per metodi di avvelenamento e assassino.
Gli acquisti di Impagnatiello
Non solo ricerche, ma anche acquisti sospetti. Impagnatiello avrebbe acquistato ammoniaca e cloroformio utilizzando un falso nome online. In modo inquietante, tali acquisti sono stati effettuati mentre attendeva Giulia in aeroporto, rendendo ancora più sinistro il quadro dei suoi presunti piani malevoli.
I Familiari di Giulia: "Lotteremo ogni giorno per la giustizia"
La famiglia di Giulia Tramontano continua a chiedere giustizia e verità per la tragica perdita della loro amata e del suo bambino non ancora nato.
Il loro dolore e la loro determinazione emergono attraverso i social media, mentre affrontano l'udienza odierna, dove verranno presentati ulteriori dettagli del caso.
Le parole di Franco Tramontano, papà di Giulia, affidate ai social:
Nulla ci restituirà Giulia, abbiamo gridato a voce alta, lo faremo ancora, affinché sia fatta giustizia per lei e Thiago
Mamma Loredana invece scrive, su Instagram
Oggi ancora più forte: giustizia per Giulia e Thiago. Continueremo a lottare ogni singolo istante della nostra vita, affinché sia tolta la libertà per sempre a chi ti ha negato la possibilità di essere una madre, una figlia, una sorella e tanto altro. Ti amo e mi manchi Giulié
La legale di Impagnatiello: "Mi aspetto per oggi un'udienza tosta"
L'avvocato di Impagnatiello, Giulia Gerardini, ammette che l'udienza odierna si prospetta tosta, poiché verranno presentate prove incriminanti dai consulenti tecnici.
La preparazione di Gerardini include il coinvolgimento di psicologi e psichiatri per comprendere meglio la complessità psicologica del suo cliente e delle accuse mosse contro di lui.
Oggi sentiamo i consulenti tecnici e vediamo cosa hanno da dirci. Il materiale che faranno vedere lo abbiamo già visionato e l'impressione che ci ha fatto è veramente tosta. Abbiamo chiamato a testimoniare uno psicologo e uno psichiatra e il perché lo capirete nel corso del dibattimento. Oggi è veramente tosta