Addio Reddito di cittadinanza, arriva l'Assegno di inclusione: requisiti, importi, domande. Come funziona
Assegno di inclusione. Il "Decreto Lavoro 2023" rappresenta una significativa evoluzione delle politiche sociali e lavorative in Italia, con un focus sull'inclusione sociale e professionale. Questo decreto, convertito in legge il 3 luglio 2023, introduce l'"Assegno di Inclusione" come misura volta a favorire l'integrazione di individui e famiglie vulnerabili nel tessuto sociale e lavorativo.
L'assegno è destinato a nuclei familiari con almeno un componente in situazioni specifiche, come disabilità, minorità, età avanzata o condizioni di svantaggio segnalate dai servizi socio-sanitari. L'accesso a questo beneficio è condizionato da diversi requisiti, tra cui cittadinanza europea, residenza in Italia per almeno cinque anni e il possesso di un ISEE non superiore a euro 9.360.
Il beneficio economico dell'Assegno di Inclusione
Può raggiungere fino a euro 6.000 annui, con possibilità di integrazione per l'affitto dell'abitazione. Questo sostegno finanziario è erogato mensilmente per un massimo di 18 mesi, con la possibilità di rinnovo per ulteriori 12 mesi. La modalità di pagamento prevede l'utilizzo di una "Carta di Inclusione" ricaricabile.
Il decreto impone agli individui beneficiari l'obbligo di comunicare tempestivamente qualsiasi cambiamento nelle loro condizioni e la partecipazione attiva a percorsi personalizzati di inclusione sociale o lavorativa. Inoltre, introduce incentivi per datori di lavoro privati che assumono beneficiari dell'assegno, includendo l'esonero totale dei contributi previdenziali per un periodo massimo di 12 mesi.
Il rispetto degli obblighi previsti dal decreto è fondamentale
Poiché la mancata adesione ai percorsi o la violazione di disposizioni specifiche può comportare la decadenza dal beneficio e la restituzione delle somme percepite. Sono previste severe sanzioni penali per dichiarazioni mendaci o comunicazioni omesse.
Il decreto promuove anche l'obbligo di istruzione per i beneficiari tra i 18 e i 29 anni che non hanno adempiuto a questo dovere, sottolineando l'importanza dell'educazione come elemento chiave per l'inclusione sociale e lavorativa.
In sintesi, il Decreto Lavoro 2023 si propone come un quadro completo per migliorare le opportunità per i nuclei familiari in situazioni di vulnerabilità socio-economica, enfatizzando la necessità di un utilizzo responsabile del beneficio e della partecipazione attiva ai percorsi di inclusione e alle opportunità lavorative offerte.