Addio a Jimmy Carter: l’ex presidente degli Stati Uniti è morto a 100 anni
Il Premio Nobel per la Pace, si è spento nella sua casa di Plains, Georgia. È stato il presidente più longevo della storia americana e un simbolo di impegno umanitario nel mondo
Jimmy Carter, il 39° presidente degli Stati Uniti, è morto domenica 29 dicembre 2024 all’età di 100 anni. La sua scomparsa è avvenuta nella casa di famiglia a Plains, Georgia, dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita. A dare la notizia è stato il figlio, confermando che Carter si è spento serenamente circondato dall’affetto dei suoi cari.
Nato il 1° ottobre 1924, Carter ha recentemente festeggiato il suo centesimo compleanno, un evento celebrato con un sorvolo della sua cittadina natale. La sua morte segna la fine di un’epoca per la politica americana, lasciando un’eredità di pace, democrazia e dedizione alla comunità globale.
Chi era Jimmy Carter: dalla Georgia alla Casa Bianca
Jimmy Carter è stato una figura unica nella storia americana. Nato come coltivatore di arachidi nella cittadina rurale di Plains, Georgia, Carter si è fatto strada nella politica diventando governatore del suo stato nel 1971. Quattro anni dopo, nel 1976, è stato eletto presidente degli Stati Uniti, portando una ventata di rinnovamento alla politica americana post-Watergate.
Durante il suo unico mandato presidenziale, dal 1977 al 1981, Carter è stato protagonista di due eventi storici che hanno definito la sua leadership:
- Gli accordi di Camp David (1978): una pietra miliare diplomatica che ha portato alla pace tra Egitto e Israele.
- La crisi degli ostaggi americani in Iran (1979-1981): un evento drammatico che ha influenzato la politica estera americana e contribuito alla sua mancata rielezione.
La carriera post-presidenziale: il Carter Center e il Premio Nobel
Dopo aver perso le elezioni presidenziali contro Ronald Reagan nel 1980, Carter ha intrapreso un nuovo percorso che lo ha reso un modello globale di impegno umanitario. Nel 1982 ha fondato il Carter Center, un’organizzazione dedicata alla promozione della sanità pubblica, della democrazia e dei diritti umani.
Grazie a questo impegno instancabile, Jimmy Carter ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 2002, un riconoscimento per il suo lavoro a favore della risoluzione pacifica dei conflitti internazionali e della lotta contro le malattie nei paesi più poveri.
Una vita di amore e dedizione familiare
Jimmy Carter ha condiviso la sua vita con Rosalynn Smith, sua moglie per oltre 77 anni. Rosalynn, scomparsa il 19 novembre 2023 all’età di 96 anni, è stata la sua compagna inseparabile e un pilastro nella sua vita pubblica e privata. Il loro matrimonio è stato il più lungo nella storia presidenziale americana, un simbolo di amore e dedizione reciproca.
L’ultima apparizione pubblica di Carter è avvenuta proprio al funerale di Rosalynn, dove è stato visto in prima fila, seduto su una sedia a rotelle, mostrando ancora una volta la sua forza d’animo nonostante la perdita della sua amata moglie.
L’eredità di Jimmy Carter: un esempio per il mondo
Jimmy Carter lascia un’eredità straordinaria, non solo come ex presidente degli Stati Uniti ma anche come un vero ambasciatore di pace e giustizia. Il suo contributo alla politica, alla diplomazia e alle cause umanitarie continuerà a ispirare generazioni future.
Il mondo intero ricorda Jimmy Carter come un uomo di fede, integrità e compassione. La sua vita, segnata da successi, sfide e un instancabile impegno per il bene comune, resterà un esempio luminoso nella storia americana e globale.