Schianto in moto, Massimo è morto sul colpo a 39 anni: era papà di due bambini
Nuovo dramma sulle strade Bresciane, Massimo Sattin, 39 anni, è morto in un tragico schianto con un furgone. Lascia due bambini
L'ennesima tragedia ha colpito le strade della provincia di Brescia, portando alla terza vittima in pochi giorni. Massimo Sattin, 39 anni, padre di due bambini, è morto. La sua vita spezzata in un drammatico incidente avvenuto a Rezzato.
Era pomeriggio quando Sattin stava percorrendo la strada a bordo della sua moto, una Bmw GS. Purtroppo, in un tragico scontro con un furgone che procedeva nella direzione opposta, ha perso la vita. L'incidente si è verificato intorno alle 17:30. Dopo essere stato sbalzato dalla sella, è caduto in una scarpata ed è deceduto all'istante a causa delle gravi ferite subite.
L'incidente ha avuto luogo all'incrocio tra la Tangenziale Sud, la Ss45bis e la Tangenziale Est, nelle vicinanze del casello autostradale di Brescia Est. Ancora non è chiaro cosa abbia causato l'incidente, ma si ipotizza che la moto di Sattin abbia invaso la corsia opposta nel momento in cui un furgone, guidato da un uomo di 54 anni, stava transitando. Il conducente del furgone è rimasto illeso, ma è stato comunque portato in ospedale (presso la Poliambulanza) per accertamenti medici.
Le autorità competenti, tra cui la Polizia Stradale e la Polizia Locale, stanno conducendo i rilievi e indagini per comprendere le circostanze dell'incidente. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco, un'unità di automedica e due ambulanze. La salma di Massimo Sattin è stata recuperata e affidata all'autorità giudiziaria, che potrebbe richiedere ulteriori approfondimenti per chiarire la dinamica dell'incidente.
Massimo Sattin, il cordoglio della sua comunità
Massimo Sattin lascia un vuoto immenso nella vita della sua famiglia. Viveva a Ponte San Pietro, nella provincia di Bergamo, con la moglie e i suoi due figli ancora piccoli. La sua prematura scomparsa ha gettato nello sconforto amici e parenti, lasciando una comunità addolorata e incredula di fronte a un altro tragico incidente stradale.