NAPOLETANO – È disastrosa la situazione cimitero nel napoletano, continua, infatti, ad aumentare il numero di cittadini che giorno dopo giorno, denunciano le condizioni di degrado in cui versano i diversi camposanti del territorio.
Molto gravi le situazioni segnalate al cimitero di Poggioreale, dove la vegetazione selvaggia ha preso oramai il sopravvento e la manutenzione sembra essere del tutto inesistente, e al cimitero di Santa Maria del Pianto, che tra l’altro ospita i resti di illustri simboli della napoletanità, come Enrico Caruso, Totò, Eduardo Scarpetta, Nino Taranto ed Enrico De Nicola, dove addirittura le tombe scoperchiate lasciano i resti dei defunti in bella vista. Imbarazzante anche la condizione del cimitero di san Giovanni a Teduccio.
“La situazione è alquanto preoccupante, e lo stiamo denunciando da tempo, sono necessari interventi concreti ed urgenti. I defunti, i loro familiari, e chi ha reso grande la nostra città meritano rispetto, lasciare che un cimitero versi in queste condizioni è un insulto a tutti loro.
Abbiamo deciso di inviare una nota ai comuni e alle varie direzioni dei cimiteri illustrando loro le condizioni in cui verso i camposanti e richiedendo degli interventi di manutenzione affinché siano ripristinati decoro e dignità.”- ha dichiarato il Consigliere Borrelli. Fonte: Il Meridiano News
Torino, rissa al funerale per l’eredità: al cimitero arriva la polizia, denunciato il figlio della defunta
Si è concluso con la denuncia del figlio della defunta un funerale che si stava celebrando questo pomeriggio al cimitero monumentale di Torino. Prima c’è stato un diverbio tra alcuni parenti, subito concluso, poi il figlio 49enne, all’improvviso, ha afferrato un’asta metallica minacciando i presenti. La lite sarebbe da ricondurre a questioni di eredità.
A chiamare la polizia sono stati alcuni cittadini in visita ai propri cari: la rissa è scoppiata all’interno del cimitero sul lato opposto dell’ingresso principale, vicino all’uscita di via Varano 45.
Almeno una ventina le persone coinvolte. Una di loro, poi identificata come il figlio della defunta, brandiva una spranga, un “posizionatore” in ferro preso da qualche campo (si tratta di un ferro alto settanta centimetri utilizzato nel cimitero per segnare i campi con dei numeri).
La numerosa famiglia si stava recando verso l’uscita dopo aver partecipato al funerale di un parente. Ma dalle parole (“Se faceva una cosa giusta doveva dare un terzo a te e un terzo a lui”) si è passati alle mani.
Due le fazioni: gli agenti, dopo aver sedato gli animi, hanno provveduto a identificare i più agitati. Una signora ottantenne è stata soccorsa da un’ambulanza. Per fortuna, grazie al pronto intervento della polizia, nessuno dei presenti si è fatto male.
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