Caos mascherina a bordo del treno. Una donna, di cui ancora non si conoscono le generalità, ha costretto il capotreno a fermare il convoglio su cui viaggiava insieme a molte altre persone, perché rifiutava di indossare la mascherina.
Il tutto è documentato in un video che è diventato virale sui social network. La donna, che ha registrato il filmato per "denunciare" la sua situazione, se la prende con un addetto di Trenitalia dicendo: «Io ho il diritto di viaggiare sul treno, mi state mettendo in una condizione spiacevole».
A chi le fa notare che potrebbe agire per far cambiare la legge invece di non rispettarla, lei risponde che lei sta «provando a cambiare la legge, mandando delle lettere» non meglio precisate. Palpabile la tensione a bordo.
Un'altra passeggera del treno perde la pazienza e sbotta: «Lei non ha rispetto per la gente né per lo Stato» e si appella alle altre persone presenti nel vagone: «Facciamo votazione: chi è per la mascherina? Ecco, siamo la maggioranza.
Noi siamo il popolo può obbedire al popolo?» E lei in tutta risposta dice: «Siete un popolo di schiavi» e chiude il video.
IL VIDEO
La 18enne di Padova: «Ho preso il Covid in Croazia, 7 giorni senza mascherina. Mi sento in colpa»
Il racconto della 18enne che ha preso il Covid in Croazia. Il virus arriva dall’ estero. Lo portano i migranti, i turisti ma anche i nostri giovani al rientro dalle ferie. E quest’ ultima è una scoperta relativamente recente.
In Veneto sono già 17 i positivi dei diversi cluster di vacanzieri. Quello vicentino, che conta nove persone (8 positive di ritorno dalla Croazia e uno dalla Spagna), e quello padovano, forse il più pericoloso.
Una comitiva di ragazzi di regioni diverse ha approfittato di un pacchetto organizzato da un’ agenzia bresciana che prometteva divertimento e svago. Il viaggio perfetto per festeggiare la maturità.
Sono partiti in un centinaio, di cui 13 padovani:
8 di questi sono tornati positivi. E se già oggi la situazione è questa i timori si concentrano su cosa potrà accadere dopo Ferragosto, con il primo rientro di massa dalle vacanze.
Leggerezza, questa la colpa di chi viaggia.
Lo conferma una delle 18enni padovane partite per la Croazia che, assieme alle amiche, ha messo da parte la mascherina, il distanziamento e la cautela:
«La situazione sembrava così tranquilla – racconta – nessuno indossava la mascherina, né gli animatori sul posto né il conducente del pullman che ci ha portato sull’isola di Pag. Ci siamo fatte condizionare».
Doveva essere un viaggio di una settimana, uno dei più importanti, quello che da tradizione arriva dopo la maturità.
«Saremo stati complessivamente un centinaio suddivisi su due pullman, c’erano ragazzi della nostra età di regioni diverse. Ogni giorno c’erano delle attività organizzate in discoteca o in spiaggia e la sera si andava a ballare: era all’ aperto, quindi abbiamo creduto non servisse la mascherina».
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