Il settore del turismo è tra quelli più colpiti dall’emergenza sanitaria ed economica.
Ma gli italiani non vogliono rinunciare alle vacanze, soprattutto dopo mesi di lockdown e restrizioni. Così il governo sta pensando sia a come consentire ai cittadini di godersi qualche giorno di riposo al mare, in città o in montagna, sia a come sostenere un settore duramente colpito. Magari già con il decreto aprile. Le misure allo studio sono tante: bonus vacanze, tax credit, campagne informative. E la prima novità riguarda il mare: per qualcuno i bagni non saranno certamente proibiti.
Chi può fare già da ora il bagno al mare
Le Faq pubblicate sul sito del governo inseriscono un nuovo chiarimento: chi abita vicino al mare può fare un bagno se non si sposta troppo dalla sua abitazione. Chi ha la spiaggia sotto in casa, in sostanza, può approfittarne. Sul sito di Palazzo Chigi si ricorda che è consentito svolgere attività motoria vicino la propria abitazione, il che vale anche per i bagni al mare e al lago o per le passeggiate in montagna. Purché in solitudine e rispettando le distanze di sicurezza.
Il ministro della Cultura, Dario Franceschini
Sta studiando un sostegno diretto da offrire soprattutto alle persone con figli a carico e con reddito medio-basso per poter andare in vacanza, quest’estate, negli alberghi e nelle strutture italiane. Una misura che piace anche a Italia Viva e Forza Italia, anche se con modalità diverse. Altra possibilità è quella di applicare una detrazione fiscale sulle spese del 2020 per soggiorni di almeno tre notti in strutture italiane. In questo caso con un limite massimo che potrebbe essere leggermente superiore ai 300 euro.
Il sostegno alle aziende e la tax credit
Le imprese chiedono un sostegno concreto, al di là del bonus per incentivare i cittadini. Le aziende dovranno effettuare importanti spese, come quelle per la sanificazione, per le attrezzature e per i beni da mettere a disposizione dei turisti. Proprio per questo c’è chi, come Federbalneari, propone una tax credit al 75% – con due anni di detraibilità – proprio per tutte queste spese aziendali rese necessarie dall’emergenza Coronavirus.
Fase due, le vacanze degli italiani
Il governo punterà a incentivare le famiglie a viaggiare, ovviamente in Italia, anche attraverso la campagna comunicativa ‘Viaggio in Italia’. D’altronde le vacanze all’estero saranno impossibili, tra limitazioni imposte dagli altri Paesi e voli ridotti. Si viaggerà in treno (poco), ma soprattutto con mezzi privati. Gli italiani potrebbero andare alla ricerca non solo di alberghi, quanto soprattutto di appartamenti: luoghi in cui le occasioni di incontri con estranei si riducono al minimo. Il problema principale sarà quello delle spiagge: si attendono regole precise, con la possibilità molto alta che debbano essere aumentate le distanze tra gli ombrelloni. Si pensa anche a ingressi contingentati negli stabilimenti e solo su prenotazione. Motivi per cui il mare potrebbe non essere la meta più semplice, incentivando anche i viaggi nei borghi e in montagna. (Fanpage)
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