Nella bara di Papa Francesco: il rogito, le monete e ai piedi le sue scarpe ortopediche consumate
Deposte nella bara le sue scarpe ortopediche, monete e il rogito: “Una testimonianza di umanità e paternità universale”

Alle 20 del 25 aprile, nella Basilica di San Pietro ormai chiusa ai fedeli, si è svolto il rito della chiusura della bara di Papa Francesco. Presenti cardinali e alcuni familiari, il momento solenne ha visto la deposizione di oggetti simbolici, tra cui le scarpe ortopediche del Pontefice e il rogito, il documento che ripercorre la sua vita e il suo pontificato. Una cerimonia carica di spiritualità e significato, preludio alla Messa esequiale.
Il rito della chiusura della bara
Il rito è iniziato con la lettura del rogito, il documento ufficiale che racconta la vita e le opere più importanti di Papa Francesco. "Fratelli e sorelle carissimi – ha detto il celebrante in latino –, siamo qui riuniti per compiere alcuni atti di umana pietà, prima della Messa esequiale del nostro Papa Francesco."
Gli oggetti deposti nella bara
Nella bara sono stati posti il tubo metallico contenente il rogito e una borsa con monete e medaglie coniate durante il pontificato. Ai piedi del Pontefice sono state adagiate le sue scarpe nere ortopediche, consumate dall’uso e realizzate su misura dal suo calzolaio di Buenos Aires, Carlos Samaria.
I gesti di umana pietà
Dopo la lettura del rogito e il Cantico di Zaccaria, il maestro delle Cerimonie ha coperto il volto del Pontefice con un velo di seta bianca. Successivamente, il corpo è stato asperso con acqua benedetta, in un rito di profonda commozione.
Il sigillo della bara
Conclusi i gesti rituali, la bara è stata sigillata. Sul coperchio di zinco sono stati apposti la croce, lo stemma del Pontefice e una targa con il suo nome, la durata della vita e del Ministero petrino. I sigilli sono stati impressi dal cardinale camerlengo e dagli uffici vaticani competenti.
Le ultime preghiere e i canti
Il rito si è chiuso con la recita dei Salmi e il canto delle Antifone. Un lungo silenzio ha avvolto la Basilica, testimoniando l’amore e il rispetto nei confronti di un Papa che ha segnato profondamente la storia recente della Chiesa.
Il contenuto del rogito
Il rogito deposto nella bara ricorda: "Francesco ha lasciato a tutti una testimonianza mirabile di umanità, di vita santa e di paternità universale". Il documento ripercorre il suo cammino come pastore semplice e vicino al popolo, dalla scelta di vivere alla Domus Sanctae Marthae fino ai gesti di misericordia verso gli ultimi.
I momenti salienti del pontificato
Il rogito sottolinea eventi significativi come l’incontro per la Fratellanza Umana ad Abu Dhabi, la preghiera solitaria del 27 marzo 2020 durante la pandemia da Covid-19, e gli innumerevoli appelli per la pace in Ucraina, Palestina, Israele, Libano e Myanmar.
Il magistero di Papa Francesco
Viene infine ricordato il contributo dottrinale del Pontefice, ricco di encicliche, esortazioni apostoliche e riforme, come la Praedicate Evangelium. Il rogito evidenzia come il suo stile sia stato improntato a sobrietà, missionarietà, coraggio apostolico e misericordia, evitando l’autoreferenzialità e la mondanità spirituale nella Chiesa.