Schiacciato dalla finestra: l'imprenditore Domenico Capacci muore a 50 anni
Un incidente mortale ha scosso la comunità di Grotte di Castro, un comune della provincia di Viterbo, quando Domenico Capacci, un imprenditore cinquantenne, ha perso la vita schiacciato da alcune finestre mentre stava scaricando il suo furgone. Capacci era il titolare della Tle Capacci, un’azienda aretina specializzata in forniture edili e produzione di infissi. L’evento si è verificato nella tarda mattinata di martedì, mentre si trovava in loco per effettuare una consegna.
La dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, Capacci si trovava sulla pedana mobile del suo veicolo, pronto a caricare un bancale contenente gli infissi da consegnare a un'azienda locale. Improvvisamente, ha perso l’equilibrio, cadendo a terra e finendo schiacciato dal peso di una cassa d’imballo contenente le finestre. Nonostante la rapidità con cui sono stati allertati i soccorsi, i tentativi di rianimarlo sono stati vani.
I soccorsi
Immediatamente dopo l'incidente, è stata chiamata un'ambulanza, e in pochi minuti i sanitari dell’emergenza sono arrivati sul posto. Le manovre di rianimazione sono state lunghe e disperate. È stata anche allertata un’eliambulanza, ma, una volta giunta sul luogo dell’incidente, è stata costretta a ripartire vuota, poiché per Capacci non c’era più nulla da fare. L’uomo non ha mai ripreso conoscenza, lasciando i familiari e la comunità in un profondo stato di shock.
Intervento delle autorità
I carabinieri sono intervenuti per svolgere gli accertamenti del caso e ricostruire la dinamica dei fatti, al fine di determinare eventuali responsabilità. La salma di Domenico Capacci è attualmente a disposizione dell’autorità giudiziaria, che valuterà se disporre un’autopsia o una ricognizione cadaverica. La tragica scomparsa di Capacci solleva interrogativi sulla sicurezza sul lavoro, un tema che continua a essere di grande attualità in Italia.
La sicurezza sul lavoro in Italia
Solo pochi giorni prima di questo incidente, il 13 ottobre, si celebrava la 74esima Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. Questa occasione ha permesso all’ANMIL provinciale di tracciare un bilancio sugli infortuni sul lavoro in Italia. Secondo i dati, nel periodo gennaio-luglio 2023 si è registrato un calo degli infortuni del 4,1%, superando i 2.300 incidenti. Tuttavia, la notizia della morte di Capacci evidenzia quanto sia fragile la sicurezza nei luoghi di lavoro e quanto ancora ci sia da fare.
Dati incoraggianti e la necessità di miglioramenti
L’ingegner Ugo Carlo Schiavoni, responsabile del PISLL Arezzo Valtiberina, ha commentato questi dati positivi, sottolineando che, nonostante ci sia stato un aumento degli addetti, il numero degli infortuni continua a diminuire. Tuttavia, l’incidente di Capacci dimostra che i progressi nella sicurezza non sono sufficienti. È fondamentale intensificare la formazione e l’addestramento, specialmente nelle scuole secondarie, per promuovere una vera cultura della sicurezza sul lavoro.
La morte di Domenico Capacci segue quella di un altro tragico incidente avvenuto solo dieci giorni fa a Genova, dove un operaio di 39 anni ha perso la vita in un cantiere. Questi eventi dolorosi ci ricordano l'importanza di mantenere un focus costante sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. È essenziale non solo implementare misure di sicurezza più rigorose, ma anche lavorare attivamente per creare un cambiamento culturale che valorizzi la vita e la sicurezza dei lavoratori. La comunità di Grotte di Castro e i familiari di Capacci meritano risposte e un impegno concreto per prevenire simili tragedie in futuro.