Onlyfans, Elena Maraga messa in ferie forzate: la scuola non la può licenziare
Un profilo su OnlyFans scatena un dibattito sulla privacy e il comportamento professionale, mentre l'educatrice di Maserada si trova al centro di una controversia scolastica.

Elena Maraga, educatrice dell'asilo parrocchiale di Maserada (Treviso), si trova in una situazione complicata dopo che alcuni genitori hanno scoperto il suo profilo su OnlyFans. La scoperta ha scatenato una serie di eventi che mettono in discussione il confine tra vita privata e pubblica per i professionisti dell'educazione.
La Reazione della Scuola
Nonostante le pressioni, la scuola non ha potuto licenziare Maraga per giusta causa, dato che le sue attività su OnlyFans rientrano nella sfera privata e non violano alcuna normativa specifica. Di fronte a questo scenario, l'istituto ha optato per metterla in ferie forzate mentre si cercano soluzioni alternative.
La Divisione tra le Famiglie
Il caso di Elena ha diviso le famiglie degli studenti: alcuni la sostengono apertamente, riconoscendo la sua competenza e dedizione come educatrice, mentre altri vedono il suo "doppio lavoro" come un problema. La situazione ha intensificato il dibattito sulla professionalità e le attività extracurriculari dei docenti.
L'Economia delle Dimissioni
Mentre Elena si rifiuta di dimettersi volontariamente, la scuola è impegnata a negoziare un accordo economico che incentiverebbe la sua partenza, offrendo un compenso aggiuntivo oltre a quanto previsto per legge.
La Difesa di Maraga
In un'intervista, Maraga ha difeso il suo diritto alla privacy e alla libertà personale, sottolineando che non ha violato nessun termine contrattuale che le impedisca di pubblicare contenuti sui social media. Ha anche messo in luce l'ipocrisia di chi la critica, notando che alcuni dei suoi detrattori sono iscritti anch'essi a OnlyFans.
Curiosamente, la controversia ha portato a un incremento dei follower sui profili social di Maraga, beneficiando indirettamente la sua crescente carriera come personal trainer e culturista agonista.
Intervento del Ministero dell'Istruzione
In risposta al caso e a situazioni simili, il ministero dell'Istruzione e del Merito ha annunciato la formazione di una commissione di giuristi incaricata di rivedere il codice di comportamento per i dipendenti pubblici, con l'intento di includere norme specifiche per il personale scolastico e il loro comportamento online.