Guerra Israele-Hamas. Slitta accordo su ostaggi, rilascio non prima di venerdì
ISRAELE. La tregua e il rilascio degli ostaggi a Gaza, originariamente pianificati per oggi, subiscono uno slittamento. Fissato ora per domani, poiché Hamas non ha ancora ratificato l'accordo concordato con Israele.
La Casa Bianca, tuttavia, conferma che il ritardo non è dovuto a una rottura dei colloqui, ma piuttosto alla necessità di risolvere questioni amministrative, attualmente in fase di risoluzione.
Secondo fonti israeliane, "l'accordo è stato concordato e resta concordato. Le parti stanno elaborando i dettagli logistici finali." La portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano, Adrienne Watson, afferma che l'amministrazione Biden si aspetta che il processo di rilascio degli ostaggi inizi domani mattina, mentre vengono affinati gli ultimi dettagli logistici.
La situazione nella regione è tesa, con il figlio di un membro di Hezbollah al parlamento di Beirut ucciso in un attacco israeliano nel sud del Libano. Un raid in Cisgiordania ha causato la morte di un 17enne e il ferimento di un altro giovane, secondo la Mezzaluna rossa palestinese. Inoltre, quindici palestinesi hanno perso la vita in attacchi israeliani a Gaza durante la notte.
Il rinvio della tregua e del rilascio degli ostaggi
Giustificato dal bisogno di risolvere dettagli logistici e amministrativi. La Casa Bianca conferma che l'accordo è ancora valido, nonostante il protrarsi dei tempi. Nel frattempo, il ritardo non sembra derivare da una rottura nei colloqui, ma piuttosto dalla necessità di affrontare questioni procedurali.
Guerra Israele - Il ministro israeliano Israel Katz
Rassicura, dichiarando che al momento l'implementazione dell'accordo sembra probabile. Tuttavia, il contesto rimane complesso, con dichiarazioni di preoccupazione riguardo alle azioni di Hamas. Nel frattempo, la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza si aggrava ulteriormente, con rapporti che indicano un convoglio di ambulanze contenente 190 feriti e malati ostacolato dalle forze israeliane, mettendo a rischio la vita dei pazienti.