Maltempo killer colpisce la città di Napoli, ma la "cattiva gestione" non aiuta. La diga foranea Duca degli Abruzzi ha ceduto in due sezioni a causa della forte ondata di maltempo.
Si teme che le prossime mareggiate potrebbero far crollare definitivamente la struttura, interrompendo le attività delle banchine limitrofe che dalla diga sono protette.
"La diga foranea, crollata in queste ore, e' la prova del fallimento della gestione del Porto di Napoli da parte del presidente uscente Pietro Spirito.
La fragilita' delle infrastrutture portuali e' causata del mancato stanziamento di fondi per la messa in sicurezza e dalla scarsa manutenzione delle strutture. Era prevedibile una mareggiata forte in inverno eppure, da anni, non si ispezionano le dighe ne' si interviene per prevenire danni, come accaduto con l'Arco Borbonico pochi giorni fa.
I fondi per la messa in sicurezza c'erano, ma con il denaro pubblico l'AdSP del Mar Tirreno Centrale ha voluto rifare la facciata del Molo Beverello piuttosto che ascoltare la richiesta degli addetti ai lavori.
Progetto importante quello del nuovo Beverello, ma non indispensabile quanto quello di messa in sicurezza, ripristino e dragaggio dell'intera area portuale di Napoli.
In piu' di una interrogazione parlamentare ho sottolineato l'urgenza di una politica diversa nella gestione del Porto di Napoli, per questo dopo anni di cattiva gestione e' urgente nominare il nuovo presidente" Lo comunica il senatore del MoVimento 5 Stelle, Vincenzo Presutto.
Maltempo - La situazione
E' particolarmente allarmante perché un crollo potrebbe costringere allo stop di uno dei punti più importanti del porto, quello dei terminal contenitori.
Il Mattino ha raccolto le dichiarazioni di Pasquale Legora De Feo, presidente di Conateco: “Siamo costretti a lavorare con gli occhi puntati sulle previsioni meteo. Chiediamo interventi urgentissimi, la diga foranea è stata letteralmente sfondata dal mare”.
Nuova ordinanza per la Campania: “Sì” alla zona gialla ma rafforzata. Tutte le novità
Nuova ordinanza per la Campania: “Sì” alla zona gialla ma rafforzata. Dopo le regole rigide di Natale, il decreto Covid, valido fino al 15 gennaio, consente per 2 giorni misure più morbide per l’Italia in relazione a spostamenti, bar, ristoranti e centri commerciali. Una boccata d'ossigeno per tutti che dopo due mesi di misure rigide potranno lasciarsi un po' andare, sempre nel rispetto delle regole.
Le regole
Resta confermato il coprifuoco tra le 22:00 e le 05:00.
Ci si può muovere liberamente all’interno della propria Regione, mentre sono vietati gli spostamenti tra regioni o province autonome diverse, tranne che per “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute” documentabili con l’autocertificazione, è ammesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Restano vietati gli spostamenti verso le seconde case che si trovano in un’altra regione o provincia autonoma.
Bar e ristoranti
Boccata d’ossigeno per bar e ristoranti che possono essere aperti fino alle 18:00 con consumazione a tavola. E’ stabilito, per le consumazioni a tavola, un massimo di quattro persone sedute assieme se non sono conviventi.
Dopo le 18:00, come sempre, sarà consentito l’asporto e la consegna a domicilio.
Negozi
Riaprono anche i negozi e i centri commerciali sempre negli orari in cui non vigerà il coprifuoco.
Centri estetici e parrucchieri
Riaprono anche i centri estetici, mentre i parrucchieri sono rimasti operativi anche durante i giorni di zona arancione.
Questa nuova “zona gialla rafforzata” rimarrà in vigore per 48 ore, prima della zona arancione che farà il suo ingresso nel weekend del 9 e 10 gennaio.
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