Uccisa a 36 anni dal Coronavirus. Anastasia Petrova, giornalista e mamma single di due bambini, è la più giovane vittima del Covid-19 in Russia. E' morta lo scorso 31 marzo in soli otto giorni dal manifestarsi dei primi sintomi dell'infezione, che ha raccontato sui suoi canali social, come riporta la stampa internazionale. Aveva cominciato ad avere febbre alta e da allora lavorava dalla sua casa a Perm, occupandosi anche dei suoi figli Ilya, 12 anni, e Yaroslav, 10 anni. Era il 23 marzo scorso. Aveva poi sviluppato una forte tosse e mal di gola. Subito la donna ha avvertito il proprio medico, aggiungendo che aveva avuto recenti contatti con persone che erano state all'estero almeno una quindicina di giorni prima. In attesa del tampone, avrebbe dovuto assumere del paracetamolo per tenere la temperatura corporea sotto controllo. Ma lei sui social continuava a dire che pensava fosse influenza e non Coronavirus. "Il mio medico mi ha detto di restare a casa per 14 giorni o almeno finché il risultato del mio test non dia esito negativo", ha scritto. Ma il giorno successivo, il 24 marzo, si è ritrovata in ospedale. "Sono venuti vicino al mio letto con un ventilatore molto professionale", si legge sulla piattaforma sulla quale lei aggiornava i suoi follower dal letto del reparto di terapia intensiva. "Non sono ancora sicuri si tratti di Coronavirus. I medici hanno di deciso di portarmi qui a causa della situazione dei miei polmoni e della febbre alta". Poi, dopo un primo test negativo, è arrivata la conferma della positività a Covid-19 con un secondo tampone. Nel suo ultimo messaggio, inviato all'amica Yulia, ha scritto: "Mi sento molto male". Poi è morta il giorno dopo, mentre i figli sono risultati negativi. Fonte: https://www.fanpage.it/ Leggi anche Coronavirus, l'allarme Oms: "Sempre più giovani si ammalano o muoiono Seguici su Facebook 41esimoparallelo

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