Tragedia a San Felice a Ema: famiglia sterminata in casa, trovati morti genitori e un figlio
«Ipotesi monossido». Sul posto stanno operando i vigili de fuoco
Dramma alla periferia di Firenze, nella frazione di San Felice a Ema. In una villetta immersa nel verde, sono stati trovati senza vita due adulti e un bambino, presumibilmente appartenenti allo stesso nucleo familiare. La tragedia ha colpito profondamente la comunità locale e solleva interrogativi sulle possibili cause.
La sorellina ricoverata in gravi condizioni
Accanto ai tre corpi, i soccorritori hanno trovato una bambina, sorella della giovane vittima, ancora in vita ma in condizioni critiche. La piccola è stata trasportata d'urgenza all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove è ora ricoverata in prognosi riservata. Le sue condizioni sono gravissime, e i medici stanno facendo il possibile per salvarla.
Ipotesi monossido di carbonio
Le autorità stanno concentrando le indagini sulla possibile intossicazione da monossido di carbonio, una causa spesso letale in casi di incidenti domestici. Il monossido, un gas inodore e incolore, può essere prodotto da impianti di riscaldamento malfunzionanti o da camini non adeguatamente ventilati. I vigili del fuoco, intervenuti con il nucleo Nbcr (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico), stanno effettuando i rilievi per confermare questa ipotesi.
La villetta del dramma
La tragedia si è consumata in una villa situata in una zona tranquilla e verdeggiante alle porte di Firenze, dove risiedevano due famiglie. L'abitazione è stata immediatamente isolata per consentire le operazioni di polizia scientifica e dei vigili del fuoco, che stanno cercando di ricostruire la dinamica degli eventi. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e il personale del 118.
L’impatto sulla comunità
A pochi giorni dal Natale, la tragedia ha sconvolto la comunità di San Felice a Ema. La notizia ha lasciato tutti senza parole, e si moltiplicano i messaggi di cordoglio e solidarietà per i familiari delle vittime e per la bambina ricoverata. La tragedia richiama l’attenzione sulla necessità di controlli regolari agli impianti di riscaldamento per prevenire incidenti domestici di questo tipo.