Boom di contagi, scattano le nuove misure. Come ben sappiamo è in arrivo il nuovo Dpcm, la stesura è prevista entro il prossimo 15 gennaio. Tema bollente è senz’altro la ripresa delle attività didattiche in presenza delle scuole secondarie di secondo grado. Durante un intervento al Tg3, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha affermato: “Sta arrivando un’impennata dei contagi. Non sarà facile, dobbiamo fare ancora dei sacrifici”. Poche ore prima la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, in un’intervista al Corriere della Sera esprimeva tutto il suo rammarico per il mancato rientro in classe delle scuole secondarie di secondo grado. Potrebbero tornare in classe a partire dal 1° febbraio 2021, questa ipotesi è stata anticipata da Sky Tg24. Il tg di Sky riferisce che il governo stia decidendo di intervenire proprio nel nuovo Dpcm per evitare che ogni regione vada in ordine sparso. Pertanto il braccio di ferro tra ministero dell’istruzione e governatori regionali sembra continuare.

Nel frattempo in Campania c'è chi ha già deciso e chiude per una settimana

Riparte la scuola ma non per tutti. In Campania scattata oggi l'ordinanza regionale numero 1 del 2021 con la quale De Luca ha lasciato in Dad tutte le scuole ad eccezione di scuole dell'infanzia e prime e seconde elementari. Questa mattina però, per effetto di un'ulteriori ordinanza comunale, le scuole non sono ripartire a Mondragone, nel Casertano. Il primo cittadino, Virigilio Pacifico, infatti ha fermato la riapertura di tutte le scuole del territorio fino alla prossima settimana. Questo a causa dell'aumento dei contagi ma, soprattutto, poichè non vi è garanzia di prevenzione anche a seguito dello screening dei tamponi antigenici per studenti e personale docente e non.

“De Luca adesso basta, riapri tutto”. Nuova ordinanza in Campania, scatta la protesta di genitori e studenti

Scattano da oggi le nuove disposizioni sul tema scuola ordinate da De Luca. Le classi restano in Dad ad eccezione di scuole dell’infanzia e prime e seconde elementari. Intanto questa mattina sono riprese le mobilitazioni in città per chiedere che l’apertura delle scuole sia tra le priorità. A Salerno, il Coordinamento Scuole Aperte era presente in piazza San Francesco, davanti al liceo Tasso insieme ad una ventina di studenti e una insegnante per seguire le lezioni online dal luogo del presidio. “Chiediamo – ha spiegato Annarita Ruggiero del Comitato a Salerno Today – che le lezioni a scuola tornino in presenza. La Dad è stata importante ma ora i nostri figli devono tornare alla normalità. Vogliamo che i nostri figli, gli studenti di questa regione, siano uniformati alle altre realta’. I giovani non socializzano piu’, non hanno piu’ una vita normale. In Campania i contagi sono tanti, con o senza scuole aperte. Allora tanto vale riprendere le attività in presenza”. Proteste predominanti anche a livello nazionale con il comitato “Priorita’ alla Scuola” che chiede che “la scuola sia finanziata perche’ possa avere piu’ spazi, piu’ personale, per riaprire le infermerie; per fare uno screening sanitario regolare della comunita’ scolastica (docenti, ATA, studenti), per inserire, come categoria prioritaria, il personale scolastico ad alto rischio nella fase 1 dell’agenda vaccinale. Per questi motivi sono state organizzative nuove mobilitazioni anche per i prossimi giorni”. Domani, intanto, il Comitato salernitano sara’ al parco Galloppo. Leggi anche: De Luca ha deciso e vuole chiudere la Campania: "Sento cose demenziali, ora basta”. A breve la nuova ordinanza Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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