Suviana: recuperato il corpo di Vincenzo Garzillo, l'ultimo disperso dell'esplosione
Sette le vittime della strage. Il 68enne napoletano era in pensione e stava lavorando come consulente esterno
Nel mezzo della tragedia che ha colpito la centrale idroelettrica a Suviana, una notizia devastante si è finalmente compiuta: il corpo dell'ultimo disperso è stato recuperato.
Anche se l'identificazione formale è ancora in corso, tutte le evidenze indicano che si tratti di Vincenzo Garzillo, portando il triste bilancio delle vittime accertate a sette.
Chi era Vincenzo Garzillo
Vincenzo Garzillo, un uomo di 68 anni proveniente da Napoli, ha dedicato la sua vita al lavoro nelle centrali elettriche. Dopo aver iniziato come operaio per Enel nel lontano 1978, ha continuato a servire l'azienda fino al suo pensionamento nel 2022.
Celebrazioni sono state organizzate per commemorare la sua lunga e dedicata carriera presso la centrale di Presenzano, nel casertano. Successivamente, ha intrapreso un ruolo di consulente per la Lab Engineering, un'importante società di ingegneria con sede ad Ortona, Chieti.
La sua vasta esperienza e competenza lo hanno reso un punto di riferimento nel settore, particolarmente richiesto per consulenze riguardanti impianti idroelettrici di grandi dimensioni.
Il cordoglio della comunità
La notizia del ritrovamento del corpo di Garzillo ha scosso profondamente la comunità di Pianura, Napoli, dove risiedeva con la sua famiglia.
Amici, parenti e vicini si sono uniti nel dolore, pregando e sperando per un lieto ritorno del loro caro Vincenzo.
La conferma della sua morte ha generato un'ondata di tristezza e commozione anche tra i commercianti e gli altri residenti della zona, tutti profondamente colpiti dalla perdita di un uomo tanto stimato e rispettato.
Mentre la comunità cerca di elaborare il dolore e di sostenere la famiglia Garzillo durante questo momento difficile, l'identificazione formale del corpo e ulteriori sviluppi sull'incidente sono attesi con ansia.
La tragedia di Suviana ha lasciato un segno indelebile nelle vite di coloro che hanno perso i propri cari, richiamando l'importanza della sicurezza sul lavoro e la solidarietà umana di fronte alle tragedie.