Modalità di accesso
Accesso solo su prenotazione, registro delle presenze, divieto di accesso per chi ha la temperatura superiore ai 37,5°, niente feste né aperitivi sul bagnasciuga e distanza di sicurezza anche in acqua. Sono alcune delle raccomandazioni dettate dall’Istituto superiore di Sanità, esposte nel «Rapporto sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2» messo a punto dal Gruppo di Lavoro Ambiente-Rifiuti Covid-19 . Il tutto in collaborazione con il Ministero della Salute, l’Inail, il Coordinamento di Prevenzione della Conferenza Stato Regioni, gli esperti delle Arpa e altre istituzioni.
Il documento si propone l’obiettivo di alzare il livello di sicurezza nelle spiagge in vista della stagione balneare. Sul tema, già a maggio era stato approvato — da Inail, dall’Iss e ministero della Salute— un «Documento tecnico sull’analisi di rischio e le misure di contenimento del contagio da Sars-CoV-2 nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia» (qui la nostra analisi).
Le raccomandazioni
Quelle fornite dagli esperti sono indicazioni sia di tipo tecnico (riguardanti ad esempio i controlli ambientali e il funzionamento dei depuratori), sia igienico/comportamentali. Delle linee guida, insomma, da seguire in stabilimenti e spiagge libere, indirizzate ai gestori degli stabilimenti balneari e ai bagnanti. La buona notizia è che il rischio di contagio attraverso le acque del mare è scarso al punto da non destare alcuna preoccupazione. Per andare in spiaggia in sicurezza servirà, però, il rispetto della distanza di almeno un metro tra persone non conviventi, anche in acqua: laddove questo non è possibile, sarà necessario indossare la mascherina.
L’Iss raccomanda ai gestori degli stabilimenti balneari «di evitare l’uso promiscuo di qualsiasi attrezzatura», di «dotare i bagnanti di disinfettanti per l’igiene delle mani» e, laddove possibile, di far accedere i bagnanti alle spiagge solo su prenotazione, eventualmente per fasce orarie, in modo da prevenire assembramenti.
Registri
Secondo gli autori del rapporto, sarebbe opportuno registrare gli utenti, anche per rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi, mantenendo l’elenco delle presenze per un periodo di almeno 14 giorni nel rispetto della normativa sulla privacy. In spiaggia andrebbe inoltre proibita qualsiasi forma di aggregazione che possa creare assembramenti, come attività di ballo, feste, eventi sociali, degustazioni a buffet. Anche gli eventi musicali dovranno essere evitati, fatta eccezione per quelli esclusivamente di «ascolto» con postazioni sedute. (Corriiere dalla Sera)
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