Elezioni in Campania, il Pd sorpassa M5S e FdI: Lello Topo il più votato. A Napoli Lucia Annunziata batte la Meloni
Il Sud Italia dipinge un quadro elettorale inaspettato con sfide serrate e preferenze inaspettate
Nel panorama delle elezioni europee, il Mezzogiorno italiano si distingue sempre per la sua unicità e complessità. Questa tornata elettorale non ha fatto eccezione, offrendo risultati sorprendenti e una forte dimostrazione di partecipazione e astensione. Mentre Napoli ha mostrato un calo significativo nel numero di votanti, alcune figure politiche meno note a livello nazionale hanno saputo capitalizzare il loro supporto regionale, segnando exploit notevoli. Analizziamo i dati più significativi e le personalità emergenti del Sud Italia.
Un calo preoccupante dell'affluenza a Napoli
L'affluenza a Napoli ha subito un crollo drammatico, con solo il 36,8% degli elettori che si sono recati alle urne, rispetto al 40% del 2019. Questo dato allarmante riflette un disinteresse crescente per la politica locale o forse una disillusione nei confronti dell'attuale offerta politica. Tuttavia, nel capoluogo campano, la competizione è stata accesa: Lucia Annunziata, sostenuta dalla coalizione di centrosinistra, ha superato Giorgia Meloni con 20.666 voti contro 18.030.
I Dati Elettorali nel Sud Italia
Nel complesso, nella circoscrizione meridionale, il Partito Democratico (PD) ha conquistato il 24,4% dei voti, seguito da Fratelli d'Italia (FdI) con il 23,6%. Il Movimento 5 Stelle (M5S), un tempo dominante, si è attestato al 16,7%, mentre Forza Italia (FI) ha raggiunto il 10,7% e la Lega il 6,8%. Notevole anche il risultato di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) con il 5,6%. In Campania, il PD mantiene la leadership con il 22,2%, seguito dai grillini al 20,7% e da FdI al 19,3%.
Le Sorprese delle preferenze
Lello Topo ha rappresentato una delle sorprese maggiori in Campania, raccogliendo 110.572 voti sui 123.000 totali, dimostrando la sua influenza regionale. Questo veterano della politica locale ha superato la capolista Lucia Annunziata, che ha ottenuto 105.444 preferenze in regione. Topo, con un passato da sindaco di Villaricca e diverse cariche regionali e parlamentari, è noto come uno dei "gemelli del gol" insieme a Mario Casillo, confermando la sua reputazione di "signore delle preferenze".
Il Campo Largo e le Performance dei 5Stelle
Nel "campo largo" del centrosinistra, Francesco Emilio Borrelli, di Avs, ha mostrato un risultato impressionante in Campania con 42.927 voti, superando il capolista Mimmo Lucano. Nei 5 Stelle, Pasquale Tridico ha dominato con 49.491 preferenze in Campania su un totale di circa 117.000 voti. Danilo Della Valle e Laura De Vita hanno seguito a distanza con rispettivamente 25.851 e 20.611 preferenze.
I Risultati del Centrodestra
Nel partito di Fratelli d'Italia, la presidente Giorgia Meloni ha raccolto oltre 534.000 voti nel Sud, un numero impressionante che la posiziona come la candidata più votata. Tuttavia, Alberico Gambino, ex sindaco di Pagani, ha ottenuto un solido secondo posto con 59.560 voti in Campania. Vittorio Sgarbi, noto critico d'arte e politico, ha ottenuto solo 8.295 voti, molto meno rispetto ai principali contendenti.
I dati di Forza Italia e la Lega in Campania
In Forza Italia, Fulvio Martusciello ha superato Antonio Tajani con 68.647 voti contro 42.525, consolidando la sua posizione come figura di spicco del partito. Nella Lega, Aldo Patriciello, influente figura della sanità privata, ha ottenuto 31.831 voti, superando il capolista Vannacci che si è fermato a 19.513 preferenze.
La Performance di Stati Uniti d'Europa
Anche la nuova formazione politica Stati Uniti d'Europa ha mostrato risultati interessanti. Nicola Caputo, assessore regionale, ha ottenuto 36.992 voti, superando Matteo Renzi che si è fermato a 34.417 preferenze. Sandra Lonardo Mastella ha battuto Enzo Maraio con 27.971 voti contro 26.259, mostrando una forte presenza locale.
Un quadro complesso e dinamico
Questi risultati evidenziano un quadro complesso e dinamico nel Sud Italia. Nonostante la preoccupante astensione, la regione ha visto emergere nuove figure politiche e confermare veterani locali. Il futuro politico del Mezzogiorno resta incerto ma vibrante, con un elettorato che continua a sfidare le aspettative e a riscrivere le regole del gioco politico.