corbetta

Un gesto di straordinaria inciviltà ha scosso la comunità di Corbetta, nel Milanese. Un uomo ha consumato un lauto pasto presso il ristorante Din Don Dan, locale noto per essere gestito da ragazzi con autismo e disabilità, e si è allontanato senza pagare il conto da circa 100 euro. A denunciare pubblicamente il fatto è stato il sindaco Marco Ballarini, che ha diffuso un video su TikTok mostrando anche la foto dell’uomo ripresa dalle telecamere di sorveglianza del locale.

L’appello del primo cittadino

«Caro amico che sei venuto al ristorante Din Don Dan, hai mangiato bene, tanto, hai bevuto, e ti hanno servito con amore dei meravigliosi ragazzi con problemi di autismo», dice il sindaco nel video. «Poi sei uscito di corsa, dicendo che eri di fretta. I ragazzi ti hanno anche rincorso, ma non sono riusciti a trovarti. Ti sei dimenticato di pagare il conto. Ti aspettiamo per saldarlo».

Ballarini ha poi rassicurato che i carabinieri sono riusciti a rintracciare l’uomo e che lo contatteranno per invitarlo a regolarizzare quanto dovuto. «Nella speranza che non ti dimenticherai più e che non ci sia più nessuno che si dimenticherà di pagare, specialmente in un ristorante così speciale», ha concluso il sindaco.

La ricostruzione dei fatti

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, dopo aver consumato il pasto, l’uomo avrebbe chiesto al personale – composto da giovani con disabilità – di preparare una vaschetta d’asporto con gli avanzi. In quel momento, avrebbe detto di dover uscire per fare una telefonata, lasciando su una sedia una borsa di carta di un noto brand di moda, invitando i camerieri a tenerla d’occhio. Ma da quella porta non è mai più rientrato.

Indignazione e solidarietà

Il gesto ha suscitato indignazione e rabbia in rete, ma anche tanta solidarietà per i ragazzi del Din Don Dan, che ogni giorno si impegnano a offrire un servizio accogliente e professionale. «Non è solo un conto non pagato – ha detto un cliente abituale – è una mancanza di rispetto verso chi ce la mette tutta per dimostrare che la disabilità non è un limite».

Il ristorante resta aperto, pronto ad accogliere clienti rispettosi e sensibili. E spera che, questa volta, anche l’autore del gesto possa fare un passo indietro e chiedere scusa.

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