Ora legale
Ora legale, ecco quando si spostano le lancette

Si avvicina sempre di più il momento di mettere mano ai nostri orologi. Rispetto al 2024, quando le lancette vennero spostate nella notte tra il 30 e il 31 marzo, il passaggio dall’ora solare all’ora legale, nel 2025, è fissato per la notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo. Quindi arriverà, complice il calendario, un po' prima rispetto a 12 mesi fa.

L'ora legale 2025 arriva in anticipo: quando spostare (in avanti) le lancette degli orologi. Alba e tramonto: vantaggi e svantaggi

A fine marzo, le lancette dei nostri orologi verranno spostate un'ora avanti, facendo sembrare più lunghe le nostre giornate. Come al solito, alle 2 di notte le lancette andranno spostate di un'ora in avanti e si passerà direttamente alle 3. Si può dire che così «perderemo un'ora di sonno», ma è lo scotto da pagare per avere la luce per più tempo, anche di sera.

Ora legale 2025, cosa cambia nella busta paga

Ora legale 2025: per alcuni lavoratori, in particolare quelli impegnati nei turni notturni, la questione è ben più seria e potrebbe persino influire sulla busta paga. Cosa succede esattamente nelle aziende durante la notte del passaggio all’ora legale?

Per comprendere l’effetto del cambio dell’ora legale sui lavoratori notturni, è utile analizzare alcuni scenari tipici:

Turno dalle 1:00 alle 6:00: in questo caso, il lavoratore inizia il turno all’1:00 e, a causa dello spostamento delle lancette, alle 2:00 si passa direttamente alle 3:00. Di conseguenza, il turno effettivo sarà di 4 ore anziché 5.

Turno dalle 2:00 alle 7:00: qui, il lavoratore dovrebbe iniziare alle 2:00, ma con il cambio dell’ora, l’orario diventa immediatamente le 3:00, riducendo il turno a 4 ore invece delle previste 5.

Ora legale 2025, la principale preoccupazione riguarda la retribuzione per l’ora non lavorata

La gestione di questa situazione dipende dalle previsioni dei contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) e dalle politiche aziendali. Molti CCNL stabiliscono che, nonostante la riduzione effettiva delle ore lavorate, la retribuzione rimanga quella prevista per l’intero turno. Questo significa che il lavoratore sarà pagato come se avesse lavorato tutte le ore programmate, senza decurtazioni.

Nonostante la durata effettiva del lavoro sia minore, generalmente i contratti collettivi nazionali di lavoro intervengono a tutela dei lavoratori, stabilendo chiaramente che la busta paga non deve subire penalizzazioni.

Ora legale, alba e tramonto come cambiano

Con l'ora legale l’alba e il tramonto avverranno un’ora più tardi, trasformando così i pomeriggi di sole e rendendoli più lunghi. Il primo giorno con l'ora legale infatti il tramonto sarà alle 19.35. Un bel salto in avanti se si pensa che sabato 29 marzo, l'ultimo giorno con l'ora solare, il sole calerà alle 18.34. A fine aprile il tramonto avverrà alle 20:00, mentre a fine maggio alle 20:35 e a fine giugno addirittura le 20:48. Insomma, i pomeriggi saranno sempre più lunghi e la notte tarderà sempre più ad arrivare.

Perché e da quando si cambia l'ora

L'ora legale è una pratica adottata da molti paesi in cui si spostano le lancette dell'orologio in avanti di un'ora durante i mesi più caldi per estendere la luce del giorno nelle ore serali. Tipicamente, questo cambiamento avviene alla fine di marzo o all'inizio di aprile e si ritorna all'ora solare (spostando le lancette indietro di un'ora) alla fine di ottobre o all'inizio di novembre, anche se le date esatte possono variare da Paese a Paese.

L'idea dietro l'ora legale è stata attribuita a diversi individui nel corso della storia, ma uno dei suoi promotori più noti fu Benjamin Franklin, che nel 1784 propose qualcosa di simile in un saggio satirico, suggerendo che le persone avrebbero potuto risparmiare candele svegliandosi più presto al mattino. Tuttavia, l'idea non fu presa sul serio fino alla Prima Guerra Mondiale, quando la Germania e i suoi alleati introdussero l'ora legale nel 1916 per risparmiare carburante riducendo la necessità di illuminazione artificiale. Altri paesi, compresi gli Stati Uniti e vari paesi europei, adottarono presto questa pratica per ragioni simili.

L'obiettivo principale dell'ora legale è sfruttare meglio la luce del giorno durante i mesi estivi, riducendo così il consumo di energia elettrica per l'illuminazione.

Ora legale, i vantaggi

Secondo i dati, con il ritorno dell'ora legale, nei prossimi 7 mesi in Italia avremo impatti positivi per il sistema energetico dal punto di vista elettrico, ambientale ed economico. Dal 2004 al 2023, secondo l'analisi di Terna, il minor consumo di energia elettrica per l'Italia dovuto all'ora legale è stato complessivamente di circa 11,3 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,1 miliardi di euro.

I benefici dell'ora legale riguardano anche l'ambiente: il minor consumo elettrico ha infatti consentito di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 180 mila tonnellate.

Ora legale, gli svantaggi

Tuttavia, l'efficacia dell'ora legale nel risparmiare energia è stata oggetto di dibattito, e alcune ricerche suggeriscono che i risparmi energetici sono minimi. Inoltre, l'ora legale è stata criticata per i potenziali effetti negativi sulla salute, come l'alterazione dei ritmi circadiani delle persone. A causa di questi dibattiti, alcuni paesi e regioni hanno cessato di osservare l'ora legale, mentre altri continuano a farlo.

L'Unione Europea, ad esempio, ha votato nel 2019 per abolire l'obbligo di cambiare l'ora legale a partire dal 2021, lasciando ai singoli stati membri la libertà di decidere se mantenere in modo permanente l'ora legale o l'ora solare. La decisione finale riguardo l'attuazione, dunque, può variare a seconda delle legislazioni nazionali.

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