E' stato bocciato l'emendamento a firma di Fratelli d'Italia che toglie l'obbligo del Green pass per mangiare nei ristoranti al chiuso. L'aula della Camera con 270 no, 134 sì e 4 astenuti ha infatti respinto a scrutinio segreto la norma. La Lega, che ha ritirato i suoi emendamenti, ha votato a favore quello della Meloni. Dure critiche dal Pd a Salvini: "Non si può stare nella maggioranza e votare con l'opposizione".
Tutti i partiti della maggioranza, compresa la Lega, avevano concordato di ritirare gli emendamenti presentati alla Camera. Sono rimasti solo quelli dell'opposizione ed è in questo scenario che, però, il Carroccio ha scelto di appoggiare quelli di Fratelli d'Italia giudicati in linea con il suo orientamento.

Salvini: "Ritirati emendamenti per discuterne in Parlamento"

"La Lega - ha spiegato Matteo Salvini - ha ritirato gli emendamenti perché altrimenti il governo avrebbe messo la fiducia e non ci sarebbe neanche stato un dibattito in Parlamento: non ci sarebbe stata la possibilità di discutere neanche di un singolo emendamento mentre ora si stanno discutendo. Il Parlamento esiste perché si può parlare, con la fiducia non si sarebbe neanche iniziato a discutere". Giorgia Meloni esulta: "Sono contenta se quella parte del centrodestra che ha scelto di sostenere Draghi non si piega alla volontà della sinistra".

Il dl dovrà essere discusso anche dal Senato L'esame del decreto legge (che contiene le norme sul green pass, proroga a fine anno lo stato di emergenza nazionale e rivede i parametri sanitari per il passaggio di colore nelle Regioni del Paese) riprenderà mercoledì alle 9:30 nell'Aula della Camera. Il testo, che dovrà essere discusso anche dal Senato, scade prossimo il 21 settembre). Rimangono da votare ancora una ventina di emendamenti, alcuni a scrutinio segreto. La tensione, complice anche il voto delle amministrative ormai alle porte, è destinata a crescere rischiando di rallentare il percorso sulle riforme indirizzato dal presidente del Consiglio. Ma il premier Mario Draghi non sembra essere intenzionato a deviare la strada del governo rispetto alle tensioni parlamentari. Sono tre, al momento, i macro-temi su cui il premier si muoverà nei prossimi giorni. L'estensione del Green pass ai dipendenti pubblici e privati, la riforma della concorrenza e la riforma del fisco. Sulla prima misura il premier potrebbe stringere già nelle prossime ore: la filosofia è quella di allargare alle altre tipologie di dipendenti pubblici e privati un obbligo che è già realtà per categorie come medici o insegnanti. Una cabina di regia ad hoc, tuttavia, non risulta ancora convocata. Potrebbe, forse, cadere a ridosso del Cdm che varerà il decreto. "Al momento non ci risultano né una cabina di regia né un Cdm", sottolineano invece fonti di governo della Lega. Fonte: Tgcom24 Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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