Non c'è solo quel rave-party, con tanti ragazzi che sembrano inneggiare al diavolo.
Chat di gruppo in cui si parla di
croci e
crocifissi. Nel
mistero della morte di Marco Cestaro c'è anche una
testimonianza a indicare la
pista satanista.
È quella di una
studentessa che riceve una confidenza da un compagno di banco: lui disegna simboli religiosi al rovescio, scrive ripetutamente 666 e un giorno le dice di aver incontrato a un rave un tipo che si vantava di aver fatto del male a un certo Marco.
Quando la giovane sente queste parole, sono trascorsi alcuni mesi dalla morte del 17enne di Villorba, che il 16 gennaio 2017 era stato trovato agonizzante vicino alla stazione di Lancenigo, lungo i binari della Treviso-Udine.
LA RICHIESTA
E quel giorno in classe il pensiero della ragazza è corso subito a Marco Cestaro. Non a caso i legali della famiglia, gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, hanno chiesto al giudice di rigettare la tesi della procura (suicidio) e di disporre altre indagini su questa deposizione, assai importante a loro avviso, visto che quantomeno suggerisce un contesto chiaro in cui si consuma la tragedia di Marco: quello satanista.
Da qualche mese il giovane era spaventato dall'idea di Satana, temeva potesse far del male ai suoi cari e, soltanto poche ore prima che venisse trovato in fin di vita lungo la ferrovia, aveva chiesto alla sua insegnate informazioni sul satanismo.
«Era spaventato» ricorda l'insegnante. Qualche mese dopo la morte di Marco, la deposizione della giovane, che racconta: «Il mio compagno di banco disegna spesso simbologie che richiamano il satanismo. In particolare traccia croci capovolte, scrive ripetutamente la cifra 666 e disegna volti con le corna piccole.
Lui fa il musicista, e suona in feste e raduni. Un giorno mi ha confidato che proprio
in una di queste feste ha sentito un tipo che si vantava di aver fatto del male a un certo Marco. Sono rimasta sgomenta perché ho messo in correlazione tante cose ed ho immaginato che quel giovane di 17 anni poteva essere Marco Cestaro».
LA MADRE
Il giorno prima lei e Marco avevano litigato. A casa del ragazzo era arrivato un pacco. C'era dello stupefacente. Era per Marco? O Marco aveva fatto da prestanome per altri? Anna sequestrò quel pacco al figlio e lui si arrabbiò. Ma il giorno dopo? Cosa accade? Chi incontrò Marco, e perché scomparve per ore?
(IlGazzettino)
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