Papa Francesco: chi sono i "papabili" per succedergli
Dopo la morte di Bergoglio, la Chiesa si prepara a scegliere il nuovo Pontefice. In corsa ci sono progressisti, moderati e conservatori: ecco i nomi più quotati

La morte di Papa Francesco ha scosso profondamente la Chiesa cattolica e il mondo intero. Il Pontefice argentino, all'anagrafe Jorge Mario Bergoglio, è scomparso all’età di 88 anni nella mattinata di Pasquetta, lasciando un vuoto nel cuore dei fedeli. La sua figura ha segnato una svolta epocale nel papato, introducendo riforme, una comunicazione più diretta e una sensibilità verso i poveri e gli emarginati che lo hanno reso una figura amatissima ma anche discussa. Ora l'attenzione si concentra sul prossimo Conclave e sui "papabili", cioè i cardinali che potrebbero succedergli al soglio di Pietro.
Quando si terrà il Conclave e come funziona l'elezione del Papa
A seguito della morte del Papa, la Chiesa si prepara alla convocazione del Conclave, che si terrà nella Cappella Sistina. Solo i cardinali elettori sotto gli 80 anni potranno partecipare al voto. Le regole sono chiare: per essere eletti, è necessario ottenere una maggioranza qualificata di due terzi dei voti. Se dopo 33 votazioni non si arriva a un risultato, si passa al ballottaggio tra i due candidati più votati, ma anche in quel caso serve la maggioranza qualificata. I due contendenti non potranno votare in quell’ultima tornata.
I requisiti per diventare Papa
Tecnicamente, chiunque può essere eletto Papa, purché sia uomo, battezzato e non sposato. Tuttavia, nella prassi moderna, il nuovo Pontefice è sempre scelto tra i cardinali elettori.
I favoriti al Soglio Pontificio: tra continuità e cambiamento
Tra i nomi più quotati per succedere a Papa Francesco ci sono figure che rappresentano diverse correnti all'interno della Chiesa: progressisti, moderati e conservatori. Ecco un'analisi dei principali candidati.
Pietro Parolin – Il moderato della diplomazia vaticana
Segretario di Stato della Santa Sede dal 2013, Pietro Parolin è uno dei candidati più forti. Nato a Schiavon (Vicenza) nel 1955, ha una lunga esperienza diplomatica e rappresenta una linea di continuità con Francesco. È visto come un ponte tra le diverse anime della Chiesa.
Matteo Zuppi – Il cardinale del dialogo
Arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, Matteo Zuppi è noto per il suo impegno nel dialogo interreligioso e sociale. Il suo stile empatico e diretto lo rende un possibile successore in grado di proseguire lo spirito di apertura promosso da Bergoglio.
Fridolin Ambongo Besungu – La voce dell’Africa
Arcivescovo di Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo, è stato nominato cardinale da Papa Francesco nel 2019. Rappresenta la crescente influenza della Chiesa africana, ma un suo papato segnerebbe un cambio di rotta verso una linea più tradizionale.
Wim Eijk – Il medico conservatore
Arcivescovo di Utrecht, Wim Eijk ha un passato da medico e bioeticista. È considerato uno dei candidati più conservatori e vicino alle posizioni tradizionali, soprattutto in materia di morale e dottrina.
Péter Erdő – Il primate d’Ungheria
Già presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, Erdő è un profilo solido e autorevole. Molto stimato nei circoli europei, è noto per la sua ortodossia e preparazione teologica.
Luis Antonio Tagle – Il "Papa asiatico"
Cardinale filippino molto vicino alle posizioni di Papa Francesco, Tagle è visto come il candidato dei progressisti. Attualmente pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, è noto per le sue aperture verso le persone LGBT e i divorziati risposati.
Raymond Leo Burke – L’ultraconservatore americano
Ex capo del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Burke è il candidato di punta dell'ala più conservatrice. Critico severo di Francesco, è fautore della messa in latino e delle posizioni più rigide in materia dottrinale.
Mario Grech – Il ponte tra sinodo e Chiesa
Cardinale maltese, attualmente segretario generale del Sinodo dei Vescovi, Grech è considerato un candidato di compromesso. Ha lavorato a stretto contatto con Francesco e gode di grande fiducia negli ambienti vaticani.
Tra attesa e speranza
La morte di Papa Francesco lascia una Chiesa profondamente trasformata e al tempo stesso in cerca di stabilità. Il prossimo Conclave sarà decisivo per capire quale direzione prenderà il pontificato del futuro: continuità o rottura? Sarà un Papa del Sud del mondo, come Bergoglio, o un ritorno all’Europa? Tutto è ancora possibile. I cardinali si preparano a scegliere non solo un leader spirituale, ma un volto per il futuro della Chiesa.