Una dinamica violenta, per le strade di Milano nella notte scorsa che è finita in tragedia per un giovane del posto che era uscito per una tranquilla serata con gli amici di quartiere e la fidanzata.
Ancora avvolte nel mistero le ragioni che avrebbero portato all'eccesso di ira tra i giovani. Un eccesso trasformatosi poi in una forma di violenza che ha messo a rischio la vita di un giovane ecuadoriano.
Il climax è stato istantaneo. Dopo i primi sguardi, subito si è passati alle mani e da queste, purtroppo, anche alle armi infine.
Prima gli schiaffi, poi le coltellate. Notte di sangue quella tra domenica a lunedì a Milano, dove un ragazzo di 27 anni - un giovane dell'Ecuador - l'hanno aggredito in strada mentre si trovava in compagnia della fidanzata e di due amici.
La dinamica dell'accoltellamento di Milano
Il blitz dell'aggressore, un colombiano di 28 anni, è scattato poco dopo l'una in via Nicolodi, nel quartiere di Affori.
Stando a quanto finora ricostruito e riferito dalla Questura, il 27enne sarebbe stato avvicinato dal "rivale", che conoscerebbe, e sarebbe stato subito colpito con alcuni schiaffi al volto.
A quel punto sarebbe nata una lite e il 28enne avrebbe estratto un coltello con una lama di 7 centimetri con il quale ha colpito più volte la vittima.
Il fendente più profondo è stato sferrato all'altezza del collo, tanto che l'ecuadoriano è poi finito al Fatebenefratelli con una prognosi di 17 giorni.
Gli genti delle Volanti, allertati da un testimone, hanno rintracciato e fermato l'aggressore poco lontano da via Nicolodi e lo hanno dichiarato in arresto.
I poliziotti stanno ora cercando di ricostruire cosa fosse successo in precedenza tra i due ragazzi per scoprire i motivi dietro quel blitz tanto violento (MilanoToday).
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