Processo Sarastra, assolto il sindaco di Scafati Aliberti
"Il fatto non sussiste”. Disposto il dissequestro e revoca dei provvedimenti. Il primo cittadino ha accusato un malore alla lettura della sentenza
Nel tribunale di Nocera si è concluso il processo Sarastra con un’assoluzione totale per il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, e gli altri imputati. La sentenza “perché il fatto non sussiste” ha posto fine a una lunga vicenda giudiziaria, portando anche alla revoca di tutti i provvedimenti e al dissequestro dei beni coinvolti. Dopo anni di udienze e ritardi, il verdetto rappresenta un punto di svolta, chiudendo un capitolo di tensioni per l'amministrazione comunale di Scafati. All’annuncio della decisione, Aliberti ha accusato un lieve malore, un segno delle pressioni e delle sofferenze accumulate in questi anni.
Il contesto del processo Sarastra
Il processo Sarastra ha visto coinvolti diversi esponenti dell'amministrazione locale, compreso il sindaco Aliberti, accusati di presunti legami con la criminalità organizzata e di abuso di potere per ottenere vantaggi politici. Le accuse si basavano su presunti intrecci tra amministratori e organizzazioni criminali locali, un quadro che, secondo l'accusa, avrebbe messo a rischio la trasparenza e l'integrità delle istituzioni. Tuttavia, dopo anni di indagini e di battaglie legali, la sentenza ha scagionato completamente Aliberti e gli altri imputati, dichiarando che le accuse non avevano fondamento giuridico.
Le dichiarazioni di Aliberti: una battaglia per la verità
Poco dopo la lettura della sentenza, Pasquale Aliberti ha espresso la sua profonda emozione e gratitudine per il supporto ricevuto. In un discorso accorato, Aliberti ha ricordato i sacrifici e le sofferenze vissute dalla sua famiglia e ha ribadito la sua innocenza:
"Per otto anni ho dovuto ingoiare umiliazioni, convivere con lo sguardo impaurito dei miei figli, vedere mia moglie lottare per una famiglia che sentiva franare. Mio padre è morto portandosi dietro una vergogna che non meritava, e io sono rimasto solo, spesso incapace persino di piangere."
Queste parole hanno evidenziato non solo il dolore personale, ma anche il peso che il processo ha avuto sulla sua famiglia e sulla sua vita. Aliberti ha dichiarato che la sua battaglia per la verità non finirà qui, poiché vuole impegnarsi ulteriormente per ripristinare la dignità della sua città e della sua stessa reputazione. La comunità di Scafati, secondo le sue parole, ha sofferto al pari di lui, avendo visto il proprio sindaco coinvolto in una vicenda tanto travagliata.
Il commento degli avvocati difensori e l’assenza del Pubblico Ministero
Gli avvocati difensori, tra cui quelli di Aliberti, hanno espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto dal tribunale. Hanno sottolineato che l’assoluzione è arrivata grazie a un’indagine approfondita e rigorosa, lodando l'efficienza del sistema giudiziario. L’udienza finale, inizialmente posticipata per l'assenza del Pubblico Ministero, si è conclusa senza dichiarazioni ufficiali da parte di quest'ultimo, che ha preferito non rilasciare commenti alla stampa.
La reazione di Forza Italia e del coordinatore provinciale
Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Roberto Celano, ha rilasciato una dichiarazione di supporto in cui ha espresso la fiducia che il partito ha sempre mantenuto nei confronti di Aliberti. Celano ha ricordato il sostegno incondizionato offerto dal coordinatore regionale, On. Martusciello, durante le fasi più critiche della vicenda:
“La comunità di Forza Italia non ha mai avuto dubbi sulla sua estraneità ai fatti contestatigli e bene fece il coordinatore regionale On.le Martusciello a sostenere con convinzione la sua candidatura contro tutto e tutti.”
Una nuova fase per Aliberti e la comunità di Scafati
L’assoluzione di Pasquale Aliberti e degli altri imputati segna l’inizio di un nuovo capitolo per la città di Scafati. Dopo anni di sospetti e tensioni, la comunità potrà ora concentrarsi sul futuro e sul rafforzamento della fiducia nelle istituzioni. Aliberti, che ha ribadito la sua intenzione di lottare per la verità, ha dichiarato di voler lavorare per ripristinare l’onore e la dignità della città, auspicando di ricostruire un legame di fiducia e rispetto con i cittadini.