Gianluca Di Gioia, ucciso da uno squalo a Marsa Alam: aveva appena festeggiato il compleanno
Il diplomatico dell’Unione Europea si trovava in vacanza con la famiglia per festeggiare i suoi 48 anni e il Capodanno. Lascia la moglie e un figlio
La vacanza al Mar Rosso che doveva celebrare il Capodanno e il recente compleanno si è tragicamente interrotta per Gianluca Di Gioia, 48 anni, romano di nascita e residente in Francia. L’uomo è stato attaccato mortalmente da uno squalo tigre mentre si trovava in acqua a Marsa Alam, presso il prestigioso Sataya Resort, una località nota per snorkeling e immersioni.
Chi era Gianluca Di Gioia
Nato il 21 dicembre 1976, Di Gioia aveva festeggiato da pochi giorni il suo compleanno. Diplomato nel 1990 presso l'Istituto Petrocchi, aveva poi conseguito una laurea in Economia e Commercio all’Università La Sapienza di Roma nel 1995.
Gianluca lavorava dal 2012 per l’European External Action Service (EEAS), il servizio diplomatico dell’Unione Europea, dopo una carriera presso il centro di ricerca della Commissione Europea. Appassionato di viaggi e del mare, era sposato dal 2013 con una donna di origine francese, con cui viveva in Francia.
L’attacco mortale
La tragedia si è consumata a circa 50 metri dalla spiaggia, in una zona dove il pontile del resort permette di oltrepassare la barriera corallina. Gianluca Di Gioia si trovava in acqua insieme a Peppino Frappani, 68 anni, originario della provincia di Cremona.
Secondo le ricostruzioni, i due si erano avventurati al di fuori dell’area balneabile. È lì che lo squalo tigre ha attaccato Di Gioia, mentre Frappani ha tentato inutilmente di salvarlo. Il 68enne è rimasto lievemente ferito e, sotto choc, è stato successivamente dimesso dall’ospedale.
Il dolore della famiglia
La moglie e il figlio della vittima, presenti al resort, sono stati supportati dal tour operator Alpitour per gestire il terribile evento. Il corpo di Di Gioia è stato trasportato all’ospedale di Porto Ghalib, mentre le autorità egiziane hanno aperto un’indagine per fare luce sull’accaduto.
Un rappresentante locale ha definito l’attacco “anomalo” per il periodo dell’anno: «Di solito episodi simili si verificano in primavera o in estate».
Un vuoto incolmabile
Gianluca Di Gioia lascia dietro di sé una brillante carriera internazionale e una famiglia distrutta dal dolore. Le sue passioni per il mare e i viaggi, immortalate nei suoi scatti sui social, raccontano la storia di un uomo che amava esplorare il mondo, ma che ha trovato una tragica fine proprio in uno dei luoghi che più amava.