Sub muore per un malore durante un'immersione: Giovanni Sclavi aveva solo 43 anni
Giovanni Sclavi, un subacqueo di 43 anni originario di Stradella, provincia di Pavia, è morto durante un'escursione subacquea al largo di Arenzano, in provincia di Genova. L'uomo si era immerso per esplorare i resti della Haven, una petroliera affondata nel 1991.
Questa è la settima tragedia che coinvolge subacquei morti durante l'immersione per esplorare il relitto, soprannominato il "relitto maledetto" a causa del numero di incidenti mortali verificatisi in quella zona.
L'addio a Giovanni Sclavi
Secondo una ricostruzione preliminare, Giovanni Sclavi potrebbe essersi sentito male sott'acqua. I sommozzatori dei vigili del fuoco sono intervenuti rapidamente, ma nonostante i soccorsi tempestivi, l'uomo non è riuscito a sopravvivere. La Procura ha aperto un fascicolo sull'incidente, e sarà eseguita un'autopsia sul corpo di Sclavi per determinare la causa della sua morte. L'attrezzatura utilizzata durante l'immersione è stata sequestrata dalla Guardia Costiera.
Questa tragedia si aggiunge a una serie di incidenti mortali che hanno coinvolto subacquei che hanno cercato di esplorare il relitto della Haven negli anni, evidenziando la pericolosità di tali immersioni.
Le altre notizie di cronaca
Un drammatico incidente stradale si è verificato ieri sera, 4 dicembre, a Copertino, nel cuore della città. Un giovane di 29 anni, Simone D'Adamo, ha perso il controllo dell'auto che guidava, una Fiat 500 Abarth presa a noleggio, schiantandosi contro una Renault Megane parcheggiata.
L'impatto è stato così violento da causare il ribaltamento dell'auto. Che ha compiuto più volte una pericolosa giravolta, culminando nella tragedia della morte immediata del conducente.
L'incidente
E' avvenuto intorno alle 22:40 lungo via Tenente Colaci, e al momento le cause esatte dell'incidente sono ancora oggetto di indagine da parte dei carabinieri della tenenza locale. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco e i soccorritori del 118. Ma purtroppo per il giovane D'Adamo non c'è stato alcun intervento possibile. Le indagini sono attualmente in corso, con i carabinieri che hanno già provveduto a sequestrare il veicolo coinvolto. Continua a leggere qui