INCIDENTE BOVALINO. La comunità di Careri, in Calabria, è scossa dal dolore, incredulità e profonda commozione per la tragica morte di Caterina Pipicella e dei suoi due figli, Giusy e Giovanni Marvelli, rispettivamente di 13 e 11 anni. Ieri, l'auto su cui viaggiavano precipitò in una scarpata lungo la strada provinciale che collega Bovalino a Natile, compiendo un volo di diversi metri.

Incidente Bovalino, una famiglia distrutta

La notizia della morte della 39enne mamma e dei suoi figli ha suscitato un'ondata di cordoglio sui social media. Numerosi messaggi di condoglianze sono affluiti, riflettendo il dolore di una comunità che piange la perdita di tre vite spezzate in piena giovinezza. Uno di questi messaggi afferma: "Il cielo di Natile di Careri stasera avrà guadagnato tre stelle brillanti a illuminarlo... Ma noi sulla Terra avremo perso tre meravigliose persone nel pieno della loro vita". Molti si interrogano sulla sicurezza della strada, considerata inadeguata e estremamente pericolosa, specialmente in condizioni meteorologiche avverse.

La strada provinciale, teatro della tragedia dell'incidente di Bovalino nel primo pomeriggio di giovedì, è infatti ritenuta poco sicura a causa delle dimensioni ridotte della carreggiata e delle condizioni dell'asfalto. In passato, ha già registrato incidenti gravi che hanno provocato lutti nella comunità. Il sindaco del comune di Careri, nel manifestare il suo cordoglio per la tragedia, ha ricordato gli eventi tragici precedenti verificatisi lungo quel tratto di strada.

La perdita di Caterina Pipicella e dei suoi figli

Ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità di Careri. Si spera che questa tragica vicenda porti all'attenzione delle autorità competenti la necessità di intervenire per migliorare la sicurezza della strada, al fine di prevenire ulteriori tragedie simili in futuro. La memoria di Caterina, Giusy e Giovanni rimarrà viva nel cuore di coloro che li hanno conosciuti e amati, e la comunità si unisce nel dolore per questa profonda e irreparabile perdita.

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