mimmo battaglia

Il Vicario generale dell’Arcidiocesi di Napoli, don Michele Autoro, ha emesso un avviso ai fedeli riguardo la presenza di quattro individui che si spacciano per preti. Questi falsi sacerdoti, identificati come Francesco Balzano, Salvatore Mauriello, Antonio Moretti e Gennaro Vitiello, stanno celebrando messe, matrimoni, battesimi e altre cerimonie religiose senza averne diritto. La comunicazione, diffusa dalla Curia di Napoli, sottolinea l'illegittimità dell'esercizio del ministero sacro da parte di queste persone.

Rischi per i fedeli

Nella nota, don Michele Autoro esorta i sacerdoti e i fedeli a vigilare attentamente e a non partecipare a nessuna celebrazione condotta da questi individui. “Si raccomanda di non partecipare ad alcuna millantata celebrazione dei sacramenti, come battesimi, celebrazioni eucaristiche, riti esequiali, matrimoni, unzione degli infermi e benedizioni,” afferma il Vicario generale. Inoltre, il documento avverte che la partecipazione consapevole a tali cerimonie potrebbe costituire una grave mancanza per la vita di fede dei fedeli e per la loro comunione con la Chiesa cattolica.

Messaggio dell’Arcivescovo per il nuovo anno pastorale

In un contesto di crescente attenzione per la legalità e la genuinità delle celebrazioni religiose, l’Arcivescovo Don Mimmo Battaglia ha condiviso un messaggio per l’anno pastorale 2024/2025. Ha sottolineato l'importanza di mantenere la semplicità e l'autenticità nel percorso di fede: “All’inizio di un anno i progetti e i propositi sono tanti, ma la grandezza con cui li pensiamo a volte ci fa perdere di vista lo stile del Vangelo.”

La metafora del seme

Don Battaglia ha esortato a ricordare la “logica del seme,” un richiamo al compito di seminare e di essere un esempio di comunità cristiana. “Un seme che diviene albero. Un albero che non celebra la propria maestosità, ma la vita. Un albero il cui scopo non è farsi rispettare o dominare, ma offrire ristoro a coloro che accoglie.”

Con questa analogia, l’Arcivescovo invita i fedeli a riflettere sulla loro responsabilità nel costruire un Regno di vita e amore, piuttosto che un regno di potere e dominio. Questo messaggio di umiltà e servizio si pone in netto contrasto con le azioni dei falsi preti, ribadendo l'importanza di celebrare la fede in modo autentico e legittimo.

La denuncia dei falsi sacerdoti è un richiamo all'attenzione per la salute spirituale della comunità. La Curia di Napoli, insieme all’Arcivescovo, continua a lavorare per garantire la legittimità delle celebrazioni religiose e proteggere i fedeli dalle pratiche fraudolente. I credenti sono quindi invitati a essere vigili e a partecipare solo a celebrazioni riconosciute e valide, per preservare la loro integrità spirituale e la comunione con la Chiesa.

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