ROMA. “Spara, anzi no, occhio, ci stanno i colleghi”. “Quindici colpi gli abbiamo sparato, ma non si ferma”. “C’è la gente non fa caz... te”. “Guida tu, gli salto sul camion”. "In bocca gli sparo”. Una sequenza di momenti concitati ha caratterizzato l'inseguimento avvenuto ieri mattina nel cuore di Roma. Le tensioni sono alle stelle mentre una ventina di veicoli della polizia e un elicottero danno la caccia a un camion gru guidato da un 53enne che, nel bel mezzo di una frenesia verbale, minacciava di far esplodere il Vaticano con un presunto carico esplosivo.

Le parole pronunciate durante l'inseguimento sono forti, cariche di tensione e rabbia. Tuttavia, i poliziotti che partecipano all'azione mantengono la calma e la compostezza, nonostante il susseguirsi di minacce e momenti di paura. Le immagini video dell'arresto sono state condivise online e sembrano provenire da una delle volanti coinvolte nell'inseguimento.


“Spara, anzi no, occhio, ci stanno i colleghi”. “Quindici colpi gli abbiamo sparato, ma non si ferma”. “C’è la gente non fa caz... te”. “Guida tu, gli salto sul camion”. "In bocca gli sparo”. La tensione è alle stelle, l’inseguimento dura più di un’ora: una ventina di volanti e un elicottero tallonano un camion gru con a bordo un 53enne che farnetica di avere il mezzo pieno di esplosivo per fare esplodere il Vaticano.

Sono attimi concitati. Le parole degli inseguitori sono pesanti. Ma i loro comportamenti non cedono ai nervi. Se la narrazione dell’arresto rocambolesco avvenuto ieri mattina nel cuore di Rona eguaglia la sceneggiatura di un film, le immagini video sono degne della sua regia. Girano in rete e provengono da una delle volanti impegnate nell’inseguimento terminato con il fermo di Andrea T. “Guarda come gli abbiamo sparato alle gomme”, si sente nell’audio del filmato. “Gli ho preso due gomme e non si ferma”, prosegue.

Poi le urla: “Gli abbiamo scaricato un caricatore”, “Occhio fa il panico, attenzione c’è il semaforo rosso”. La rabbia sale: “Accappottati bastardo, almeno se fa il botto si ferma”, dice un poliziotto. “Ti ammazzo”, si sente nell’audio integrale, della durata di circa 8 minuti. La paura non manca: “Mo' si fanno male, mo' si fanno male, mo' si fanno male”. E neanche le idee sulle soluzioni più estreme: “Guida tu che gli salto sul camion”.

I poliziotti sono costretti a prendere le armi in mano, ma al di là delle loro parole si comportano prudentemente: “Lo intimidisco, tranquillo, ha la sicura”, urla un poliziotto. “Spara , no occhio ci stanno i colleghi”, dice l’altro. Ancora: “C’è la gente non fa caz.. te”. Il momento giusto arriva dalle parti di Monteverde: “Daje 'na botta”, urla il poliziotto. Si sente uno sparo e poi un click, come se l’arma avesse finito i proiettili. “Cambio caricatore”, urla infatti l’agente. “Quindici colpi e non si ferma”, “Questo lo sfonnamo de botte”.

Parole che mal si addicono alla divisa, ma che fanno solo da sfondo a un’azione da manuale, dove, nonostante gli attimi di follia avvenuti nel cuore di Roma, nessuno si è fatto male.

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