matilde lorenzi e federico tomasoni

Matilde Lorenzi, sciatrice talentuosa, è morta in seguito a una caduta sulla pista rossa Grawand n.1 in Val Senales. Il decesso, causato da un'emorragia interna, non implica responsabilità penali, ma i suoi genitori stanno organizzando una raccolta fondi per promuovere la sicurezza sugli sci. Federico Tomasoni, fidanzato di Matilde, racconta gli ultimi momenti vissuti con lei e le parole struggenti prima della partenza: «Due giorni prima piangeva, mi parlava come se fosse un addio. Io la rassicuravo dicendole che non ci saremmo mai persi. Noi ci amavamo davvero».

Un amore nato sugli sci

Federico e Matilde si erano conosciuti durante un corso dell’Esercito a maggio, a Courmayeur. «Ci siamo subito trovati e abbiamo iniziato a frequentarci. È stato uno di quegli amori incredibili, che non ti capitano due volte nella vita», racconta Tomasoni, che è specialista di ski cross, mentre Matilde era una promessa dello sci alpino. La coppia aveva trascorso l'estate insieme, allenandosi e sognando un futuro nelle competizioni internazionali: «Lei aveva il talento dei campioni, dava tutta se stessa sugli sci e stimolava anche me. Sognavamo Olimpiadi e Mondiali, parlavamo di medaglie».

L'incidente fatale

Il giorno dell’incidente, Tomasoni ha capito immediatamente la gravità della situazione: «Sono partito di corsa per Bolzano, dove siamo arrivati io e la madre. Poco dopo ci hanno detto che non ce l’avrebbe fatta. L'ho baciata fino all'ultimo battito del suo cuore. Non so dove abbia trovato la forza, forse è stata lei a darmela». Per Federico, la morte di Matilde è stata più di una fatalità: «Uno sciatore corre dei rischi, ma difficilmente una caduta si trasforma in qualcosa di così tragico. Era un destino crudele».

I progetti di vita insieme e l'eredità di Matilde

Federico e Matilde stavano progettando di andare a vivere insieme. «Vivevamo lontani, ma quando stavamo insieme era tutto speciale. Di recente, Mati aveva iniziato a dire che le sarebbe piaciuto trasferirsi da me. Guardavamo i divani, ma senza prendere nulla troppo sul serio». Federico tornerà sulle piste, pur consapevole della difficoltà che questo comporterà: «Ogni volta che scierò, sentirò la sua presenza. Matilde sarà con me in ogni discesa, in ogni pista, in ogni luogo. Ci sarà per sempre».

Un addio che lascia un vuoto e un richiamo alla sicurezza

La morte di Matilde, oltre a essere un dramma personale per la famiglia e Federico, rappresenta anche un monito per la sicurezza sulle piste. I genitori della giovane sciatrice hanno deciso di onorare la sua memoria attraverso una raccolta fondi destinata a sensibilizzare e migliorare la sicurezza nello sci. Un gesto che riflette il desiderio di prevenire tragedie simili in futuro, in modo che altri giovani possano scendere in pista con maggiore protezione.

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